04 Novembre 2023
Matteo Bassetti (https://www.facebook.com/MatteoBassettiofficial)
"Ci aspettavamo più entusiasmo". Parla così l'infettivologo Matteo Bassetti a margine dei primi dati della campagna vaccinale: negli ultimi giorni è partita infatti una doppia campagna di vaccinazione contro Covid e influenza, ma i numeri, proprio per il siero contro il Covid, sono totalmente inferiori rispetto a quello antinfluenzale. "Dobbiamo dire che la vaccinazione influenzale e quella del Covid riguarda quest'anno persone più fragili. A questi si aggiungono gli over 65 e chi ha patologie importanti, queste persone dovrebbero fare la doppia vaccinazione", ha spiegato il direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova a Mattino Cinque News. Parole che hanno creato un polverone sul web, dove la maggior parte delle persone ha attaccato l'infettivologo: "Entusiasmo? Avete rovinato gente sana", scrive un utente. "La gente si è svegliata, ora basta", il commento di un altro.
"Ci aspettavamo più entusiasmo". Parla così l'infettivologo Matteo Bassetti a margine dei primi dati della campagna vaccinale. "Dobbiamo dire che la vaccinazione influenzale e quella del Covid riguarda quest'anno persone più fragili. A questi si aggiungono gli over 65 e chi ha patologie importanti, queste persone dovrebbero fare la doppia vaccinazione", ha spiegato il direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova a Mattino Cinque News. Negli ultimi giorni è partita infatti una doppia campagna di vaccinazione contro Covid e influenza, ma i numeri, proprio per il siero contro il Covid, sono totalmente inferiori a quello antinfluenzale.
Bassetti, durante l'intervista, ha specificato perché è importante fare il richiamo per il Covid: "Chi ha fatto il vaccino nel 2021 - ha precisato -, non può essere coperto per quanto riguarda il Covid perché il virus che sta circolando adesso è chiaramente diverso da quello. Quest'anno c'è un vaccino nuovo, specificatamente orientato per questa nuova variante". Per Bassetti non bisogna più considerare l'infezione superata come una sorta di "protezione" sostitutiva del vaccino: "Da quest'anno direi di azzerare tutto - ha detto -, bisogna dire a livello di comunicazione che devono fare il vaccino tutte le persone che rientrano nelle fasce a rischio, senza considerare eventuali infezioni più o meno recenti".
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