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Vaccino Covid, "tentativo di Facebook di oscurare notizie su effetti avversi ha l'effetto contrario" - lo STUDIO

Il tentativo di Facebook di rimuovere informazioni "fuorvianti" sui vaccini? Tutto inutile, gli autori di pagine e gruppi hanno trovato metodi alternativi per promuovere i loro contenuti

18 Settembre 2023

Vaccino Covid, "tentativo di Facebook di oscurare notizie su effetti avversi ha l'effetto contrario" - lo STUDIO

Le politiche di Facebook atte a nascondere alcune informazioni su Covid e vaccini hanno l'effetto desiderato (da Zuckerberg)? Risposta: no. Lo dice uno studio condotto da David A. Broniatowski e il suo team composto da Joseph R. Simons, Jiayan Gu, Amelia M. Jamison e Lorien C. Abroms e pubblicato su Science Advance. Il tentativo di Facebook di censurare le cosiddette 'fake news' o 'disinformazioni' ha l'effetto opposto nell'utente. Vediamo perché.

Vaccino Covid, "tentativo di Facebook di oscurare notizie su effetti avversi ha l'effetto contrario" - lo STUDIO

Alcuni elementi dell’architettura del sistema di Facebook permettono agli utenti di aumentare la propria interazione con contenuti riguardanti Covid e vaccini: contenuti contrari al mainstream e a informazioni che non prevengono da fonti ufficiali. La piattaforma ha iniziato un'aggressiva campagna di censura a partire dal 2020, quando "Stop Mandatory Vaccination", una delle pagine più seguite è stata rimossa il 18 novembre dello stesso anno. Il 3 dicembre Facebook annuncia la rimozione delle affermazioni false sulle vaccinazioni anti-Covid-19 e degli account che pubblicavano tali fake news.

Secondo lo studio, la politica del social network ha avuto l'effetto opposto: nascondere dati e statistiche riguardo l'incremento di effetti avversi o studi che scettici alla vaccinazione, che dimostrano l'insorgere di patologie come miocarditi e pericarditi, non serve a cancellare del tutto l'altra faccia del virus sui social, di chi si vuole informare in fonti alternative. Per condurre l'analisi è stato utilizzato CrowdTangle di Meta, usato per scaricare dati pubblici da pagine e gruppi di Facebook.

I ricercatori hanno anche preso in esame i dati provenienti da oltre 200.000 post pubblicati su pagine e gruppi creati tra il 15 novembre 2019 e il 15 novembre 2020 con post pubblicati sulle stesse pagine e gruppi tra il 16 novembre 2020 e il 28 febbraio 2022. I risultati hanno rivelato che le azioni di Facebook non sono state efficaci 

Ecco perché la politica di Facebook è un buco nell'acqua

Le pagine e i gruppi hanno utilizzato un metodo alternativo per contrastare la piattaforma sulla quale pubblicavano, sia per promuovere i loro contenuti o per ripubblicare contenuti rimossi. L'algoritmo del feed di notizie di Facebook, creato per promuovere i contenuti che generano "interazioni sociali significative" che si misurano tramite "like" e "dislike", potrebbe aver aumentato l’esposizione ai contenuti delle altre informazioni sulle vaccinazioni.

Nessuna diminuzione effettiva dell'interazione riguardante contenuti che si discostavano dalla normale presa di posizione su vaccino Covid, reazioni avverse e morti improvvise. Gli utenti e gli autori di pagine e gruppi, nella difficoltà, sono riusciti a crearsi sbocchi e canali alternativi per non finire nel dimenticatoio. Per gli autori dello studio, dopo la politica adottata da Facebook, i contenuti sono diventati "più fuorvianti, più politicamente estremizzati e con maggiori probabilità di apparire nei feed di notizie degli utenti".

Qualche giorno fa inoltre, si è scoperto che Facebook aveva censurato lo studio UK HSA basato su dati ufficiali del governo britannico, tornando sui suoi passi poco dopo: "Rispetta i nostri standard".

 

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