14 Settembre 2023
Fonte: Ansa
Una tragedia ha colpito il cuore di Milano lo scorso 28 aprile quando una neonata senza vita è stata trovata in un cassonetto della raccolta dei vestiti nella zona di Città Studi. La piccola, che non ha mai avuto un nome, è stata abbandonata dalla madre e oggi è stata sepolta al cimitero di Bruzzano, a Milano.
Nonostante le circostanze drammatiche, la cerimonia di sepoltura è stata semplice ma commovente. Un cuscino di fiori bianchi adornava la tomba, e alcuni cittadini hanno reso omaggio alla piccola, anche sotto la pioggia battente. In situazioni come questa, in cui nessuno reclama il corpo del defunto, è il Comune a occuparsi della sepoltura, un atto di dignità e rispetto che si svolge in silenzio.
Questa tragica vicenda tocca profondamente il cuore di molte persone, come Gaia Romani, assessora ai servizi civici, che ha dichiarato: "Questa è una storia di una mamma che si è sicuramente trovata in un momento di difficoltà. Non sappiamo cosa sia successo, ma il fatto che abbia fatto la scelta di lasciare il corpicino nel cassonetto significa che non ha trovato aiuto o sostegno".
L'autopsia ha confermato che la neonata era nata morta, il che ha portato a una revisione dell'inchiesta inizialmente aperta per omicidio di infante. Tuttavia, la madre non è mai stata identificata, e si è anche ipotizzato che la sua stessa salute fosse in pericolo.
In questo momento di dolore e riflessione, l'assessora Romani ha voluto rivolgere un messaggio importante alle donne di Milano e oltre: "Diciamo alle donne di questa città che, nel caso in cui si trovassero in una situazione di difficoltà, le istituzioni ci sono, come la rete delle fondazioni e degli enti, a disposizione per ascoltarle e supportarle in qualsiasi situazione si trovino."
In particolare, la consigliera leghista Deborah Giovanati ha sollecitato un gesto di unità per onorare la memoria della neonata. In una lettera al sindaco Sala, ha chiesto che fossero svolte esequie pubbliche per la piccola. "Credo che sia necessario un ulteriore gesto, che segna la nostra unità come città e dignità di una comunità: questa bambina deve poter avere esequie pubbliche ed essere sepolta degnamente, con gli onori della città. Perché non è figlia di nessuna ma è figlia di tutta Milano," ha affermato Giovanati.
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