12 Luglio 2023
foto @LaPresse
Un poliziotto di 57 anni, in congedo da qualche tempo, è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire la somma di 93.040,02 euro. L’uomo, un ispettore capo dei ruoli tecnici che prestava servizio presso il Servizio tecnico-logistico e patrimoniale Lombardia-Emilia Romagna, con sede in via dell’Unione a Milano, si assentava spesso per malattia presentando certificati medici. Nulla di anormale, se non fosse che avrebbe sfruttato quei giorni di malattia per prendere parte a gare di nuoto e corsi di formazione che nulla avevano a che vedere con ragioni di servizio.
All’ex poliziotto, condannato in via definitiva nel 2022 a due anni di reclusione, per il reato di truffa aggravata, vengono contestati 4 anni in cui si è assentato per 540 giorni.
Secondo i giudici, "con artifizi e raggiri", l’ex ispettore ha accumulato quasi un anno e mezzo di congedi: 68 giorni nel 2014, 126 nel 2015, 138 nel 2016 e 208 nel 2017.
Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, il suo ufficio di appartenenza ha denunciato il tutto alla Corte dei Conti lombarda. Inizialmente erano stati calcolati 73.720,01 euro, quali somme percepite indebitamente dal poliziotto. La cifra era stata poi abbassata a 46.520,01 euro, in seguito all’accoglimento di una istanza da parte dei difensori del 57enne.
Nel frattempo però, prima della citazione in giudizio, l’ex poliziotto aveva pattuito con il Ministero dell’Interno la dilazione del pagamento di 46.520,01 euro, effettuando un primo bonifico di 15mila euro nell’ottobre del 2022. I magistrati però, hanno contestato anche il “danno di immagine”, portando la cifra a 93.040,02 euro.
Dunque, avendo già iniziato a pagare il debito, il poliziotto ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, arrivando a pagare in modo agevolato la somma di 27.912 euro, equivalente a meno di un terzo di quella contestata, in aggiunta alle spese di lite pari a poco più di 200 euro.
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