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Matteo Di Pietro, arrestato lo youtuber alla guida del Suv nell'incidente a Casal Palocco: indagato per omicidio stradale e lesioni

La misura cautelare è stata notificata poche ore fa: il ventenne dovrà rispondere di omicidio stradale per la morte del piccolo Manuel e di lesioni per il ferimento della mamma e della sorellina di 4 anni

23 Giugno 2023

The Borderline, Matteo di Pietro, il 20enne alla guida del Suv Lamborghini, era sotto effetto di droghe

Matteo Di Pietro - foto @instagram

Matteo di Pietro è stato arrestato ed è finito ai domiciliari lo youtuber ventenne della crew social “TheBorderline”, alla guida del suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart ForFour sulla quale viaggiava il piccolo Manuel Proietti di 5 anni, rimasto ucciso nell’incidente avvenuto il 14 giugno in via di Macchia Saponara, a Casal Palocco.

La misura cautelare è stata eseguita qualche ora fa dalle forze dell’ordine. Matteo di Pietro dovrà rispondere di omicidio stradale e lesioni: nell’incidente infatti, sono rimaste ferite la mamma del piccolo Manuel e la sorellina di 4 anni.

L’ordinanza di custodia cautelare arriva dopo che la Procura di Roma nei giorni scorsi, ha disposto una perizia per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.

Matteo di Pietro arrestato, si indaga sulla velocità del mezzo e sugli smartphone

Perno fondamentale di tutta l’indagine è stabilire la velocità alla quale viaggiava il suv al momento dell’impatto con la Smart sulla quale viaggiavano la mamma e i due figlioletti. La strada sulla quale transitavano e in cui è avvenuto l’incidente, ha un limite di velocità di 30 km orari, anche perché nei dintorni vi sono delle scuole. Altro punto fondamentale per gli inquirenti, è l’analisi degli smartphone degli youtuber che quel giorno erano a bordo della Lamborghini. Una perizia sui dispositivi elettronici dovrà appurare se in quei momenti i ragazzi stessero registrando dei video e se l’andamento della vettura fosse in qualche modo legato alla registrazione di una nuova challenge. Questo aspetto si rivela di particolare importanza poiché potrebbe cambiare la posizione dei passeggeri della vettura.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Michele Prestipino continuano senza sosta, sono diversi ancora i punti da chiarire.

La nota della famiglia di Manuel

Nel frattempo, la famiglia del piccolo Manuel ha precisato con una nota affidata ai suoi legali che “nessuno è autorizzato a parlare per conto della nostra famiglia. Una persona indebitamente qualificatasi come ’zio' del bambino avrebbe rilasciato delle dichiarazioni nel corso della trasmissione ’La vita in diretta', su Rai1, del 21 giugno scorso. Nessuno, al di là dei legali, è stato autorizzato a rendere dichiarazioni”

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