29 Aprile 2023
fonte: Twitter @Radio1Rai
Il piccolo corpicino è stato ritrovato in un cassonetto della Caritas per il riciclo degli abiti nella zona Città Studi di Milano. La Squadra mobile sta indagando: il pm Paolo Storari ha predisposto l'autopsia. Al momento sono al vaglio le telecamere di sicurezza degli edifici e dei mezzi pubblici. L'ipotesi che si ritiene al momento più attendibile è quello di complicanze inattese durante il parto casalingo che hanno comportato la morte della piccola.
Un pensionato di Milano chiama il 112 ed nella disperazione racconta di aver trovato una bambina piccolissima, appena nata, in un cassonetto della Caritas per gli abiti usati. Anche lui era andato a depositare alcuni vestiti ma, appena si è avvicinato allo sportello, vi ha trovato qualcosa adagiato dentro.
Era avvolto da una felpa. Gli operatori del centralino della polizia allora allertano subito il 118, ma al momento dell'arrivo dei sanitari non c'è già più niente da fare. La neonata era morta. Aveva poco tempo di vita e la placenta ancora attaccata. Sembra che chi l'ha abbandonata volesse farla trovare perché dall'indumento spuntava una manina.
Ora gli agenti della Squadra mobile stanno indagando sull'accaduto. Si stanno passando al vaglio tutte le telecamere degli edifici della zona e dei mezzi pubblici. Anche gli ospedali sono stati contattati per capire se qualche donna si sia presentata per essere curata. Il parto deve essere avvenuto in casa o per strada.
Il pm Paolo Storari ha aperto un fascicolo per infanticidio contro ignoti e ha predisposto l'autopsia per stabilire se la piccola fosse viva o morta al momento dell'abbandono. L'ipotesi principale è che qualcosa sia andato storto al momento del parto e che, per lo spavento, la mamma abbia deciso di affidare il corpicino alla benevolenza del primo passante.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia