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Sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023: Atm, Trenord, Trenitalia, orari, fasce garantite

Ritardi cancellazioni e disagi per lo sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023

07 Marzo 2023

Sciopero 28 aprile 2022 Milano: mezzi, Atm, Trenord, orari, fasce di garanzia

Fonte: lapresse.it

Tutto quello che c'è da sapere sullo sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023: quali sono i possibili disagi per chi viaggia con i trasporti di Atm, Trenord, Trenitalia, ma anche gli orari e le fasce garantite dei trasporti pubblici. Si prevedono ritardi, cancellazioni, annullamenti e soppressioni. I pendolari che viaggiano con metropolitane, autobus, bus, tram e treni potrebbero avere diversi problemi. Ecco dunque tutte le informazioni utili sullo sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023.

Sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023: Atm

A indire lo sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023 sono i sindacati  Slai Cobas, Cub Trasporti e Usb, Che hanno coinvolto, prima di tutti, i dipendenti Atm (la principale azienda di trasporti milanesi). Questi ultimi dunque potrebbero aderire all'agitazione anche se, come comunicato dalla società, le metropolitane "saranno in servizio dal mattino al tardo pomeriggio: sono garantite fino alle 18".

Le linee della metro nel capoluogo lombardo dunque potrebbero risentire dello sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023 a partire dalle 6 del pomeriggio fino al termine del servizio. Diverso è invece il discorso che riguarda autobus, bus, tram e filovie. Queste – dice ancora Atm – “potrebbero non essere garantiti dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio".

Sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023: Trenord

"Negli orari 6-9 e 18-21 viaggeranno i treni presenti nella lista dei treni garantiti”, scrive invece Trenord, a proposito dello sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023. Poi ancora: “I servizi Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza potranno subire variazioni e/o cancellazioni. Martedì 7 marzo viaggeranno i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le ore 21:00 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 22:00".

Mercoledì 8 marzo 2023 “viaggeranno i treni presenti nella lista dei treni garantiti che abbiano orario di partenza dalla stazione di origine corsa dopo le ore 6 e arrivo a destinazione entro le ore 9; nella fascia pomeridiana il servizio riprenderà regolarmente con i treni che abbiano la partenza prevista dopo le ore 18. In mancanza dei treni del servizio aeroportuale, saranno instituiti: autobus a Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per i soli collegamenti aeroportuali tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (senza fermate intermedie). Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1; autobus a Stabio e Malpensa Aeroporto per garantire il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio (senza fermate intermedie)".

Sciopero mezzi 8 marzo 2023: Trenitalia

Parole simili arrivano anche da Trenitalia, che in una nota, scrive: "Dalle ore 21:00 di martedì 7 alle ore 21:00 di mercoledì 8 marzo è indetto uno sciopero del personale del Gruppo Fs Italiane”. “Non sono previste modifiche alla circolazione dei treni Frecce e Intercity”.

I treni regionali possono subire variazioni, ma sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione", conclude infine l’azienda dei treni.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero mezzi Milano 8 marzo 2023 è stato proclamato per diverse motivazioni:

  • La sicurezza dei lavoratori
  • Il rinnovo della moratoria dei licenziamenti
  • La salvaguardia dei diritti nel lavoro agile
  • Il welfare pubblico
  • La pensione a 60 anni
  • Il diritto al lavoro
  • I salari e le carriere senza discriminazioni
  • Contro le politiche di austerity
  • Contro le modifiche al reddito di cittadinanza
  • Contro la precarietà"

Lo sciopero - come si legge in una nota del sindacato Slai Cobas - servirà per rimarcare "il peggioramento della condizione generale di vita delle donne a partire dalla condizione di lavoro nel nostro Paese, che investe tutti gli altri ambiti: sociale, familiare, culturale".

I sindacati inoltre mettono al centro situazione della donna "di lavoro non lavoro, salute e sicurezza, salario non salario, peso del lavoro di cura per la mancanza di servizi pubblici e gratuiti" e i "gravi tagli alle risorse per la scuola pubblica, la sanità pubblica". Al centro della protesta anche la lotta contro la "tragica violenza sulle donne" e l'attacco "al diritto di libera scelta della maggioranza delle donne in tema di maternità e di aborto".

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