02 Marzo 2023
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato oggi, giovedì 2 marzo 2023, a Crotone. Lo ha fatto per rendere omaggio alle 67 vittime del naufragio di Steccato di Cutro andato in scena domenica 26 febbraio. Sergio Mattarella si è recato per prima cosa all’ospedale San Giovanni di Fio di Crotone. Qui ha fatto visita ai 16 migranti soccorsi e poi ricoverati in ospedale. Tra i sedici superstiti ci sono anche sei minori, di cui uno non accompagnato. Il Capo dello Stato è stato accolto dagli applausi dei cittadini.
Come già accennato, Subito dopo l’ospedale, Sergio Mattarella si è recato alla camera ardente dove sono esposte le 67 bare contenenti i resti delle vittime del naufragio. Mole persone non sono state nemmeno ancora identificate in quanto non avevano con loro i documenti necessari.
All'arrivo del Capo dello stato, centinaia di cittadini hanno applaudito e hanno gridato: "Giustizia, giustizia’. Anche all’uscita è Mattarella è stato accolto da un lungo applauso dei cittadini assiepati dietro le transenne che gli hanno gridato "Grazie". Mattarella è stato accompagnato nella visita dalla prefetta Carolina Esposito.
Nella stessa mattinata di giovedì 2 marzo 2023 si è tenuto, presso il carcere minorile di Catanzaro, l'interrogatorio di garanzia di Hassnan I. Si tratta del pakistano di 17 anni arrestato domenica insieme con altri due uomini, con l'accusa di avere guidato l'imbarcazione poi naufragata,.
Stando al parere dei magistrati, il ragazzo, insieme con Arslan Khalid, anche lui pakistano, il cui arresto è stato convalidato ieri, avrebbe gestito "gli spostamenti dei migranti in territorio turco fino all'imbarco sulla prima imbarcazione". Inoltre per i pm sarebbe stato colui a "gestire i migranti a bordo dell'imbarcazione su direttiva degli scafisti"
"A volte scendeva nella stiva - hanno raccontato i superstiti - e ci diceva di non fare rumore. In più l'ho visto spesso fare dei video a bordo con il suo telefono. C'è anche una fotografia allegata agli atti in cui si vede il ragazzo nella parte superiore della imbarcazione in navigazione "distante dal resto dei migranti, desumendo una certa libertà di movimento anche a prua del natante", scrivono gli inquirenti.
"Come il membro dell'equipaggio che gestiva i movimenti dei migranti a bordo delle imbarcazioni assieme agli scafisti. Lui prendeva le persone dalla stiva e le portava sopra per farle prendere aria", ha raccontato un altro testimone." Per fumare una sigaretta dovevo chiedere permesso a lui. Lo vedevo speso con gli altri membri dell'equipaggio. Lui stava insieme al siriano nella prima imbarcazione e poi entrambi sono passati sulla seconda imbarcazione".
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