Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Piantedosi: "La disperazione non può mai giustificare viaggi rischiosi". Opposizioni: "Indegno"

Le parole del ministro fanno insorgere le opposizioni: "È offensivo nei confronti delle vittime". Piantedosi tira dritto: "I migranti non devono partire"

27 Febbraio 2023

Piantedosi: "La disperazione non può mai giustificare viaggi rischiosi". Opposizioni: "Parole indegne"

Piantedosi, fonte: imagoeconomica

Tiene banco il caso del naufragio a Cutro, nel crotonese dove 65 migranti finora hanno perso la vita. Il ministro Piantedosi è intervenuto per fare chiarezza sulla vicenda ma anche per ribadire un tema di questo governo. "L’unica cosa che va detta ed affermata è: i migranti non devono partire", specifica il ministro che poi aggiunge: "La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli", riferendosi alla mareggiata che ha ribaltato il barcone su cui erano presenti afghani, siriani e pakistani. Parole che non sono piaciute all'opposizione che è passata all'attacco.

Piantedosi: "Disperazione non può mai giustificare viaggi rischiosi"

Le opposizioni sono insorte contro le parole del ministro Piantedosi. "Parole indegne dette con una prosopopea insopportabile", twitta Carlo Calenda, "offensivo verso le vittime" dice Fratoianni di Sinistra Italiana. Sono alcuni dei commenti poco generosi rivolti verso il ministro dell'interno e contro il governo che intanto chiede più fermezza all'Europa. "Nelle parole di Piantedosi tutta la linea del governo Meloni che arriva persino a valutare il livello di disperazione delle persone. Io sono senza parole", aggiunge Simona Malpezzi del PD.

Il governo però tira dritto e non cambia la propria linea. Alla domande su come si possono contrastare gli scafisti, risponde: "Ci stiamo lavorando. È un problema internazionale". In tre i sospetti fermati finora, mentre la procura di Crotone ha già aperto un'indagine che non riguarda i soccorsi: "Stiamo anche vedendo di ricostruire la catena dei soccorsi ma non ci sono indagini su questo. Stiamo ricostruendo tutti i passaggi dall’avvistamento in poi per ricostruire cosa è stato fatto e confrontarlo con quello che si doveva fare che sembra sia stato fatto. Di sicuro le condizioni del mare erano terribili".

Naufragio migranti a Crotone: cosa è successo

Un barcone che trasportava migranti da Iran, Afghanistan e Pakistan si è ribaltato a Cutro, nel crotonese a causa della forte mareggiata, procurando così oltre 65 morti; ma è un bilancio che potrebbe aggravarsi in quanto sono ancora numerosi i dispersi. I migranti cercavano di raggiungere le coste italiane su un barcone, un vecchio peschereccio, che però non ha resistito alle onde del mare e si è sbriciolato dopo essersi spezzato in due, anche perchè non adibito per sorreggere i 250 profughi presenti.

Tre i presunti scafisti fermati finora mentre la politica si divide sul caso, tra chi chiede di fermare la partenza dei naufraghi e chi come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede maggiore fermezza all'Europa.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x