12 Settembre 2022
Gina Lollobrigida, una diva del cinema italiano è stata ricoverata in ospedale per una rottura scomposta del femore a seguito dell'incidente domestico nella sua Villa di Via Appia Antica 223. Secondo chi la conosce l'attrice sarebbe caduta dalla scala che dal salone porta alla soffitta dove tiene cimeli, quadri e tanto altro. I medici dicono che i parametri sono buoni e la sua salute non desta particolari preoccupazioni anche se, a causa dell'età avanzata, si cerca di tenere la prognosi riservata.
La grande attrice ferma così la sua passione politica? Nei giorni scorsi infatti Gina Lollobrigida aveva annunciato di volersi candidare con Italia sovrana e popolare. Il consiglio è venuto dal suo legale, Antonio Ingroia.
La lista promossa da Partito comunista di Marco Rizzo, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l'Italia.
La diva al momento ha un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale che gestisce il suo patrimonio, dopo che il suo assistente personale, Andrea Piazzolla, è stato indagato per circonvenzione di incapace. Il processo è ancora in corso e voci vicine all'attrice dicono che il factotum sarebbe al capezzale dell'attrice, nonostante il figlio di lei lo abbia accusato di aver razziato il suo patrimonio.
Gina Lollobrigida ha una casa da sogno in Via Appia Antica 223 a Roma. L'incidente domestico sarebbe accaduto mentre lei saliva sulla scala che da dal soggiorno alla soffitta dove tiene conservati premi, cimeli e quadri.
Al netto delle battaglie politiche, resta l'"indebolimento della corretta percezione della realtà" che avrebbe causato l'accoglimento da parte del giudice, della richiesta del figlio Milko Skofic per la nomina di un amministratore di sostegno che attualmente amministra i beni dell'attrice.
Di parere opposto è l'avvocato Ingroia che, ritenendo idonee le capacità della sua assistita, non concorda con il provvedimento preso dai giudici, respingendo la sua istanza per rappresentare la "Lollo". "Non può essere estromessa", ha detto l'avvocato al quotidiano La Repubblica. E ancora: "Ritengo che il provvedimento originario sull'apertura dell'amministrazione di sostegno, sia stato ingiusto. L'esito dell'udienza di oggi è una conseguenza di quella ingiustizia. A breve presenterò un'istanza per chiedere la revoca dell'amministratore di sostegno".
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