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Benevento, professoressa in carcere per abusi su alunno dodicenne: malsano "rapporto di predilezione" degenerato in atti sessuali

La professoressa avrebbe sfruttato il suo ascendente sull'alunno per manipolarlo in un perverso "rapporto di predilizione". La denuncia sarebbe partita dalla preside; la donna è ora agli arresti domiciliari

09 Settembre 2022

Benevento: abusi sessuali su alunno 12enne, professoressa in arresto

Un perverso "rapporto di predilezione", costruito con calcolo e manipolazione dalla professoressa sfruttando il suo ascendente sullo studente, e degenerato una una relazione malsana che avrebbe portato, infine, l'alunno 12enne a essere costretto a compiere atti sessuali. Una storia dell'orrore con conturbanti risvolti psicologici, a cui per fortuna la Procura di Benevento ha posto fine con l'arresto, in seguito alla denuncia della preside e le querele dei genitori. 

La professoressa che abusa l'alunno: "Opera di persuasione subdola e sottile"

Il preadolescente era stato attirato nella trappola attraverso una calcolata strategia che mischiava lusinghe e soggezione: vi era quello che è stato descritto come un "rapporto di predilezione", in cui lo studente era oggetto di stime e attenzioni particolari. Un rapporto divenuto sempre più intensamente personale: lunghe conversazioni su WhatsApp, anche fino a notte fonda. Poi è velocemente è subentrato l'elemento perverso: conversazioni di natura marcatamente erotica da parte della professoressa (quello che oggi è definito sexting), e in seguito la richiesta e l'invio di foto e video intime, o raffiguranti atti intime. Infine, il culmine: atti sessuali in classe

In virtù della assoluta gravità dell'evento, il Gip ha accolto la richiesta di mettere la professoressa ai domiciliari, ritenendola "non in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali". A quanto pare, "la sola sospensione del rapporto lavorativo, cautelativamente applicata nella sede disciplinare, non è apparsa sufficiente a prevenire il rischio di contatti personali e telematici con minori": segno che anche dopo essere stata sospesa, la professoressa avrebbe tentato, in modo recidivo, di mettersi in contatto con le sue giovani vittime. In ragione di ciò, le è stato impedito di avere qualsiasi forma di contatto tematico con un minore.

Pesa dunque l'accusa di Violenza sessuale aggravata ad un alunno minorenne, che condurrà la donna, con ogni probabilità, a diversi anni di carcere.

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