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Siccità, sindaco di Castenaso (BO): ai parrucchieri vietato il secondo lavaggio di capelli. Multe fino a 500 euro

A Castenaso nel bolognese un'ordinanza vieta ai parrucchieri ad evitare il secondo risciacquo. Ma come faranno a controllare se sarà veramente così?

28 Giugno 2022

Siccità, il sindaco di Castenaso vieta il secondo lavaggio di capelli ai parrucchieri: multe fino a 500 euro

L'allarme siccità si fa sentire in tutta Italia e c'è chi le sta provando tutte per provare a ridurre il consumo dell'acqua. Succede a Castenaso comune alle porte di Bologna dove per far fronte alla crisi idrica e limitare i consumi di acqua ai parrucchieri e ai barbieri è vietato il secondo risciacquo. Lo prevede un'ordinanza firmata dal sindaco Carlo Gubellini. Nell'ordinanza si ribadisce quanto già accennato dal Comune di Bologna per far fronte all'emergenza siccità: verificare il corretto funzionamento degli impianti idrici, usare i frangigetto per i rubinetti, ricorrere a sistemi di irrigazione a goccia, usare lavatrici e lavastoglie solo a pieno carico e preferire la doccia al bagno.

Siccità, dal parrucchiere vietato il secondo risciacquo


Un'ordinanza anti sprechi dato il problema siccità che non riguarda solo il Po. Come spiega il Comune un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto. Per questo motivo, dice il sindaco al Corriere di Bologna, "moltiplicando per il numero di parrucchieri, circa dieci, e il numero di abitanti sul nostro territorio, poco meno di sedicimila, significa un risparmio di migliaia di litri d'acqua al giorno". È prevista una sanzione e saranno fatti controlli, "ma l'intento non è punitivo". "Nessuno ha protestato - ha detto ancora il primo cittadino al Resto del Carlino - hanno capito la ratio dell'ordinanza, che non è vessatoria".

Siccità, vietato secondo risciacquo dal parrucchiere. L'ordinanza

L'ordinanza presentata dal sindaco esclama: "Si avvisa la cittadinanza che [...] fino al 30 settembre 2022 i parrucchieri e i barbieri dovranno effettuare un solo lavaggio della testa ai clienti oltre al risciacquo". Sono esclusi dall'ordinanza "i servizi pubblici di igiene urbana, nonché gli annaffiamenti dei campi da tennis e campi sportivi in terra battuta e in manto erboso, e l'irrigazione del verde di pertinenza ospedaliera facente capo a strutture pubbliche". L'ordinanza riporta anche consigli e suggerimenti per "un razionale e corretto uso dell'acqua al fine di evitare inutili sprechi". Dopodiché si ricorda che "un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto" e che "il 40% dell'acqua potabile consumata nelle case viene utilizzata per i water e quindi si raccomanda di utilizzare il pulsante di scarico ridotto".

L'ordinanza del Sindaco:

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