17 Maggio 2022
Luigi Calabresi
Oggi ricorrono i 50 anni dall'omicidio di Luigi Calabresi: moglie, famiglia, Pinelli, film, biografia, causa morte e libri, tutto sul commissario di polizia ucciso il 17 maggio 1972 a Milano. La sua morte ha segnato i cosiddetti "anni di piombo", dal 1969 al 1980: anni molto sanguinosi, in cui la lotta politica si trasformò in violenza armata e si susseguirono diverse stragi terroristiche, soprattutto di matrice neo-fascista e di estrema destra. Il commissario Calabresi nacque a Roma nel 1937 e lì si laureò in Giurisprudenza all'università "La Sapienza". Non sentendo la passione per l'attività forense, sostenne e superò un concorso per diventare vicecommissario di pubblica sicurezza. Dopo l'addestramento, prese servizio a Milano, dove lavorò in anni drammatici e molto tesi.
Calabresi aveva sposato Gemma Capra, di 9 anni più giovane di lui, da cui ebbe tre figli: Mario, poi diventato un famoso giornalista e scrittore, tra le altre cose anche direttore del quotidiano La Repubblica, Paolo e Luigi, nato pochi mesi dopo la sua morte. La sua triste fine è inevitabilmente legata alla strage di piazza Fontana: l'esplosione di una bomba nella sede della Banca nazionale dell'agricoltura a Milano, il 12 dicembre 1969.
È la data con cui per convenzione si fanno iniziare gli "anni di piombo". Le indagini sull'attentato terroristico vennero affidate a Calabresi, che inizialmente seguì una pista anarchica, poi rivelatasi sbagliata. I sospetti ricaddero sull'anarchico Pietro Pinelli, convocato in Questura subito dopo la strage. Trattenuto per due giorni in commissariato, la notte del 15 dicembre cadde dalla finestra dell'ufficio di Calabresi e la sua morte fu ufficialmente spiegata come suicidio, essendo il responsabile dell'attentato.
Quando le indagini accertarono che in realtà Pinelli era innocente, intellettuali e militanti di sinistra accusarono la polizia e in particolare Calabresi di aver ucciso Pinelli. Negli anni successivi il commissario fu bersagliato da continue minacce di morte e da una violenta campagna accusatoria, fino al tragico finale: la mattina del 17 maggio 1972, alle 9 e 15 del mattino, venne ucciso a colpi di pistola da un commando di Lotta Continua appena uscito di casa per andare in Questura.
Nel processo relativo alla sua uccisione sono stati riconosciuti colpevoli materiali del delitto Ovidio Bompressi e Leonardo Marino, mentre furono incriminati come mandanti Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri. La sua vicenda è stata di ispirazione per diverse opere cinematografiche: "Romanzo di una strage", film del 2012 diretto da Marco Tullio Giordana, in cui Calabresi viene interpretato da Valerio Mastrandrea; la miniserie del 2014 "Gli anni spezzati - Il commissario" in cui viene interpretato da Emilio Solfrizzi. La moglie, Gemma Capra, ha scritto diversi libri sulla morte del marito: "Mio marito, il commissario Calabresi: il diario segreto della moglie, dopo 17 anni di silenzio" e "La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia".
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