Lunedì, 08 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Epatite acuta nei bambini: 169 casi nel mondo. Oms: "Adenovirus è un’ipotesi possibile"

17 trapianti di fegato e un decesso. I casi sono stati registrati in 12 Paesi del mondo

25 Aprile 2022

Epatite nei bambini: 169 casi nel mondo hanno tra 1 mese e i 16 anni

Pediatra (foto Pixabay)

Epatite acuta nei bambini, sono 169 i casi al mondo. 17 di questi (circa il 10%) sono stati sottoposti a trapianto di fegato, al momento è stato segnalato anche un decesso. I casi sono stati registrati in 12 Paesi del mondo e riguardano bambini che hanno un'età compresa tra un mese e 16 anni. 

Epatite nei bambini: 169 casi nel mondo, l'origine non è ancora chiara

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) scrive: "Non è ancora chiaro se si sia verificato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza dei casi di epatite che si verificano al tasso previsto, ma non vengono rilevati. L’adenovirus è un’ipotesi possibile e le indagini sono in corso per l’agente eziologico". 

La circolazione di adenovirus è aumentata sia nel Regno Unito sia in Olanda. Nel 74% dei casi è stato rilevato l'adenovirus nei test, ma nel 19% è stata riscontrata anche l'infezione da Covid-19. 

Si tratta del primo bilancio al 21 aprile elaborato dall'Oms, dal quale emerge un totale di 169 casi di epatite acuta sconosciuta in bambini. I casi sono stati rilevati in 11 Paesi nella regione europea dell'Oms e in un Paese della regione delle Americhe dell'Oms. Nel bilancio – in continuo aggiornamento – si leggono i seguenti dati: 114 casi in Gran Bretagna (da cui è partito l'allarme), 13 in Spagna, 12 in Israele, 9 negli Stati Uniti d'America, 6 in Danimarca, 5 in Irlanda, 4 nei Paesi Bassi, 4 in Italia, 2 in Norvegia, 2 in Francia, 1 in Romania e un altro in Belgio. 

La situazione in Italia

11 i casi sospetti che sono stati segnalati in Italia, registrati in 8 regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto. Di tutti questi però, solo due hanno avuto conferma. Uno dei casi è stato giudicato "possibile" ed è stato eseguito un trapianto di fegato. 

Intanto il bambino di Prato, ricoverato all'ospedale Bambino Gesù, sembra stia migliorando. Era arrivato in gravi condizioni e a rischio trapianto, che poi è stato scongiurato. 

I virus principali sospettati di essere la causa sono Adenovirus e SARS-CoV-2, ma la positività è stata riscontrata solo in 2 casi ritenuti sospetti. 

In Lombardia ci sono due bambini attualmente ricoverati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno (di 11 anni) ha avuto la necessità del trapianto.

Il ministero della Salute sollecita la segnalazione di "ogni eventuale caso di epatite acuta" che possa rispondere alla definizione attualmente adottata dall’Oms. Tuttavia, il ministero chiede a Regioni e medici di segnalare anche i pazienti con condizioni che non rientrano completamente nella casistica e si prevede «la conservazione dei campioni biologici per consentire ogni altro eventuale accertamento ritenuto necessario». L’atto firmato dal direttore alla prevenzione Gianni Rezza alza in modo notevole il livello di attenzione nei confronti della malattia.

Collegamento con il Covid?

Il collegamento per ora non pare essere determinante, sulla base delle ricerche delle cause che invece vedono più probabile in nuovo virus. Inoltre, i bambini colpiti non erano vaccinati. Non sono evidenti nemmeno collegamenti con particolari abitudini alimentari ed è stata esclusa un'eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E. Tuttavia, sono ancora in corso indagini di tipo tossicologico. 

Negli Stati Uniti l'allerta è stata estesa a livello federale e i centri per il controllo delle malattie (Cdc) hanno lanciato l’allarme per le epatiti pediatriche. Attualmente gli esperti americani sembrano credere che la causa scatenante della forma acuta di epatite sia l’adenovirus. Fra i 9 casi negli Usa, tutti riguardanti bambini sotto i 10 anni, non si è registrato nessun decesso, ma alcuni hanno sviluppato gravi problemi al fegato arrivando a rendere necessario un trapianto. In questo caso sono risultati tutti positivi ad infezioni da adenovirus.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x