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Chi è Letizia Battaglia: foto, marito, frasi, età e carriera

Tutto quello che c'è da sapere sulla fotografa Letizia Battaglia, deceduta nella serata tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile: foto, marito e frasi, età e carriera

14 Aprile 2022

Chi è Letizia Battaglia: foto, marito, frasi, età e carriera

fonte: Instagram @insta_artslife

Ecco chi è veramente Letizia Battaglia, tutto quello che c'è da sapere su di lei: foto, marito, frasi, età, carriera e biografia. Si trattava di una famosissima fotografa, deceduta nella serata tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile 2022. Letizia era debilitata da tempo a causa di una malattia, che tra l'altro l'aveva costretta sulla sedia a rotelle. 

Chi è Letizia Battaglia

Letizia Battaglia è nata a Palermo il 5 marzo 1935. La sua età, al momento del decesso era dunque di 87 anni. Se n'è andata a Cefalù, in maniera improvvisa. La donna è stata una fotografa, fotoreporter e politica italiana. La sua carriera cominciò nel lontano 1969, a 34 anni, collaborando con il giornale palermitano L'Ora. Letizia si trova ad essere l’unica donna tra colleghi uomini. Nel 1970 si trasferisce a Milano dove incomincia a fotografare collaborando con varie testate. Nel 1974, dopo essere ritornata a Palermo, crea, con Franco Zecchin, l'agenzia "Informazione fotografica". Nei suo tanti anni in prima linea, ha immortalato alcuni momenti cruciali degli anni di piombo. Presto diventa una fotografa di fama internazionale. Tuttavia, non dobbiamo pensare a lei come "la fotografa della mafia", come spesso è stata ricordata. Letizia era molto di più. 

Foto

Le foto più famose di Letizia Battaglia, in bianco e nero, volevano raccontare soprattutto Palermo nella sua miseria e nel suo splendore. Raccontavano i morti per colpa della mafia. Ma raccontavano anche le tradizioni, gli sguardi dei bambini e delle donne. Queste, in particolare, erano i soggetti preferiti della fotografa. E ancora: Letizia ha fotografato quartieri, strade, le feste e i lutti, la vita quotidiana e i volti del potere di una città dalle mille contraddizioni.

Inoltre, la Battaglia è stata la prima fotoreporter a giungere sul luogo in cui viene assassinato Piersanti Mattarella il 6 gennaio 1980. Nello stesso anno un suo scatto della "bambina con il pallone" nel quartiere palermitano della Cala fa il giro del mondo. Continuerà il suo lavoro da fotografa fino all’assassinio del giudice Falcone, il 23 maggio 1992. A quel punto, Letizia Battaglia, stanca di avere a che fare con la violenza, decide di abbandonare il suo lavoro.

Marito e figli

Letizia Battaglia aveva avuto un marito, di cui non si sa molto, e dal quale aveva avuto tre figli, o meglio tre figlie. Questo portano il nome di Cinzia, Shobha e Patrizia Stagnitta. L'uomo, tanti anni fa, dopo che aveva scoperto che la moglie lo tradiva, le aveva addirittura sparato. 

Chi è Letizia Battaglia: frasi, aforismi e citazioni

  • È come se Palermo nel suo disordine fosse un input etico, morale, per chi vive fuori. Suscita rabbia e amore e fa venire voglia di intervenire.
  • Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo. Ho fotografato la cronaca di questa città, io non ho fatto arte, ho fatto un lavoro, duro, anche spietato, per diciannove anni. E nella cronaca c’era di tutto, processioni, partite di calcio, feste dei ricchi, mai un capodanno con la mia famiglia in diciannove anni! C’era la spazzatura nelle strade e il concorso delle miss, arrivava Mina e fotografavo pure lei. Anche a fotografare le ragazze in topless a Mondello mi mandavano. Ma a Palermo c’era la mafia, c’erano le vittime della mafia. E io ho fotografato anche quelle. Tante. Troppe da sopportare.
  • Seguivo il cronista dell'Ora dopo gli omicidi di mafia. Arrivavo e scattavo. Ero la biondina con gli zoccoli, carina, avevo 40 anni ma ne dimostravo di meno. I colleghi non mi stimavano, devo ringraziare il direttore Vittorio Nisticò. Ero una donna che faceva qualcosa fatto sempre dagli uomini.
  • (Su Sergio Mattarella) È molto bello un uomo che si ricorda degli altri esseri umani. Quell'uomo, che avevo visto solo quando tirava fuori il corpo del fratello dalla macchina, adesso è Presidente della Repubblica. Avevamo fatto una decina di foto, io e Franco Zecchin. Oggi questa foto non è più la foto di allora, non è più mia, è entrata dentro la storia. Un Presidente della Repubblica che ha questo background non ci abbandona. Quello che non hanno fatto in precedenza gli altri, lo farà lui.
  • (Su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) Li dobbiamo amare più di come amate i Santi e le Madonne perché loro si sono immolati per noi.

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