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Omicidio Cerciello Rega, le chat tra i carabinieri: "I colpevoli devono fare una fine alla Cucchi"

Il riferimento al ragazzo picchiato di botte in caserma nel 2009

09 Febbraio 2022

Omicidio Cercello Rega: ergastolo per i ragazzi americani

Sono chat pesanti quelle che escono dalle chat riguardo l'omicidio del maresciallo Cerciello Rega avvenuto nel 2019. Le frasi depositate nel processo a carico del carabiniere Fabio Manganaro sono: "Occorre squagliarli nell'acido". La speranza è "che gli fanno fare la fine di Cucchi". 

Manganaro è accusato di aver sottoposto Natale Hjorth, l'assassino del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, a una misura di rigore non prevista dalla legge: l'imputato, che insieme all'amico Finnegan Lee Elder domani affronterà il processo d'Appello dopo una condanna all'ergastolo rimediata in primo grado nel maggio 2021, è stato bendato in caserma. 

Omicidio Cerciello Rega, carabinieri choc: "Deve fare la fine di Cucchi"

Il tentativo di vendicare il collega Cerciello emerge fortemente nelle chat dei militari. "Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto". "Ammazzateli di botte". E ancora: "Speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi", dicono riferendosi al geometra ammazzato di botte dai militari.

I superiori, si evince dalle conversazioni, capiscono i rischi: "Eh ci vogliono lasciare mezz'ora in stanza con loro a noi che siamo in tre...Però ha detto che poi rischiamo di fare cazzate quindi non voglio che si alzano mani". Ma alcuni carabinieri non si placano: "Ammazzateli più che potete". E i più aggressivi: "Non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero", scrivono mentre altri dicono che "bisogna squagliarli nell'acido". Perché sarebbe "la miglior vendetta".

Li dovrebbe prendere un’altra stazione perché seriamente c’è il rischio che appena sbagliano a parlare li pestate…”, cerca di riflettere uno. Un collega suggerisce: “Si ma qualche mazzata ai coglioni se la prenderà, alla fine non si torna indietro".

Omicidio Cerciello Rega, i legali: "Frasi non riferibili a Manganaro"

Nel merito del caso Cerciello, i legali Roberto De Vita e Valentina Guerrisi affermano che le frasi venuti fuori dalle chat "non sono riferibili a Manganaro. Si tratta di conversazioni intervenute tra altri militari". L'imputazione, continuano i legali, riguarda l'aver apposto un foulard a copertura degli occhi "e non altro". 

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