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Covid, l'irresistibile voglia di incolpare i no vax: ma la realtà è molto più complessa

Scrive Alberto Siculella sul Fatto Quotidiano che il virus "è democratico" e che "non guarda a lauree o lavori". Troppo facile cedere all'odio verso i no vax: la realtà richiede più impegno

19 Gennaio 2022

No Vax

No Vax (fonte foto Lapresse)

C'è un clima d'odio nei confronti dei no vax, è innegabile: naturale la voglia di incolpare loro in quanto unici e veri untori del Covid. Ma, come ricorda nella sua lucidissima analisi Alberto Siculella su "Il Fatto Quotidiano", personificare i problemi nel nemico di turno non ha mai funzionato:
"Abbiamo provato a farlo con i cinesi, con i migranti. Poi abbiamo scoperto che il virus è più mutevole e democratico di Salvini, che viaggia in prima classe, che non guarda a lauree o lavori, che può essere contagioso e contagiato ognuno di noi".

Odio verso i no vax

Ecco che forse la minoranza no vax, composta da 5-6 milioni di persone, non può e non deve essere additata come causa di una situazione che va peggiorando giorno dopo giorno. D'altronde, con uno dei tassi di vaccinazioni più alti d'Europa ma uno dei bollettini giornalieri più critici, non si può credere che la minoranza sia origine di tutti i mali. Continua Siculella:
"La situazione è critica, certamente meno di un anno fa, ma bisogna chiedersi se lo sia per colpa dei non vaccinati o nonostante i vaccinati, che sono la stragrande maggioranza e che continuano ad essere un numero sempre maggiore, vuoi per l’obbligo prima camuffato, poi esteso per legge, vuoi per inerzia o per le varie operazioni di convincimento". Dubbi che nel frattempo le autorità continuano a non porsi, Draghi in primis. Preferendo spargere veleno verso chi sceglie di vaccinarsi.

La crisi della sanità italiana

E se davvero, come riporta l'Istituto Altamedica, il 72% dei positivi risulta essere vaccinato, allora è chiaro che i problemi sono altri. Forse sarebbe utile guardare all'aumento senza precedenti dei costi della sanità italiana, mentre sempre più ospedali sono stati chiusi. Scrive ancora Siculella:
"Negli ultimi dieci anni sono stati chiusi 189 ospedali nell’ottica di un efficientamento dei costi, che invece sono lievitati, passando da 64 a 119 miliardi di euro. Il personale infermieristico conta 60mila unità in meno per un rapporto ottimale rispetto alla popolazione. Siamo scesi da 5,9 posti letto ogni mille abitanti a 3,1, e tra le grandi economie europee abbiamo il rapporto più basso in assoluto". Ecco dunque sarebbe naturale alla luce di queste considerazioni chiedersi se vi sia una correlazione fra questi numeri con la forza con cui il Covid ha colpito nel nostro paese. Se vi sia, magari, un rapporto di causa ed effetto fra i due. Se la risposta dovesse essere sì allora un'altra domanda giungerebbe naturale: perché il governo continua la sua campagna d'odio?

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