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Dad, gli studenti occupano il liceo Manzoni: "Stress da verifiche e lacune"

"Ora siamo costretti a richiedere la Dad per le prossime settimane, nonostante danneggi la nostra socialità, il nostro benessere psicologico e la qualità didattica delle nostre lezioni"

10 Gennaio 2022

Dad, gli studenti occupano il liceo Manzoni: "Stress da verifiche e lacune"

Fonte: lapresse.it

Gli studenti del liceo classico Manzoni hanno occupato la scuola per protestare contro la Dad. Un’occupazione, come scrive il Corriere della Sera, nel corso della quale sono stati promossi dibattiti anche con ospiti esterni. Negli altri piani dell’istituto, invece, hanno spiegato i ragazzi, si svolgeranno regolarmente le lezioni. I ragazzi chiedendo di poter tornare a fare lezione in presenza. "Protestiamo contro una scuola che continua ad essere una macchina di valutazione, senza attenzione agli studenti. A Roma c’è stata un’ondata di occupazioni in oltre 50 scuole e questo ci fa capire che c’è un problema nazionale. Nei prossimi giorni è prevista un’assemblea di tutti i collettivi di Milano per capire come mobilitarci".

Covid, gli studenti occupano il liceo Manzoni: "Basta Dad"

Nei giorni scorsi, il collettivo politico Manzoni aveva diffuso i risultati di un sondaggio a cui avevano partecipato 471 studenti (su circa 1100). La maggior parte di essi, l'83%, sostiene di avere lacune didattiche legate alla Dad. Inoltre, per l’85 per cento dei ragazzi la frequenza di verifiche e interrogazioni causa eccessivo stress. Il 23 per cento dice di provare pressione psicologica "da quest’anno". Infine, il 43 per cento dice di avere problemi con un insegnante in particolare e il 47,9 per cento ritiene che gli insegnanti non ne tengano conto.

Una rappresentanza di studenti di dodici istituti fra Rho, Legnano, Parabiago e Saronno, ha promosso, invece, un presidio di protesta lunedì mattina in piazza a Legnano, di fronte allo scientifico Bernocchi e all’Itis Dell’Acqua. Anche loro vogliono denunciare "il rientro insicuro a cui il governo ci sta costringendo e contro il ricatto salute-Dad". 

"Le misure imposte dal governo per il rientro a scuola — denuncia Ester Alcantara, rappresentante d’istituto dell’Itet Maggiolini di Parabiago — non assicurano la sicurezza degli studenti, oltre a creare caos e discriminazioni tra studenti vaccinati e non. Ora siamo costretti a richiedere la Dad per le prossime settimane, nonostante danneggi la nostra socialità, il nostro benessere psicologico e la qualità didattica delle nostre lezioni. Questo perché il governo non ci dà altra scelta e ci costringe al ricatto tra salute e didattica a distanza".

"Abbiamo chiesto agli studenti — ha detto Geraldo Dani del Carlo Dell’Acqua di Legnano — di restare a casa e non presentarsi a scuola, mentre noi rappresentanti siamo scesi in piazza per lottare e rivendicare il nostro diritto allo studio che da ben due anni viene ignorato. Visto che il governo ci manda in presenza senza tutele e investimenti, vogliamo lanciare un segnale chiaro: sulla scuola decidiamo noi. Il ministro e le istituzioni locali ci ascoltino!".


  

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