05 Gennaio 2022
fonte: Twitter @IlFriuli
Lutto nell'Arma dei Carabinieri per la prematura morte del tenente colonnello Fabio Pasquariello, scomparso martedì 4 gennaio a soli 57 anni per un malore di cui si sta cercando di capire la causa. L'agente stava cenando in un ristorante di Caltanissetta, quando è stato improvvisamente colto da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Inutili infatti i tentativi di rianimazione eseguiti, prima da alcuni medici presenti nel locale e poi dagli operatori sanitari, che non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. Pasquariello era stato traferito a Caltanissetta nel 2019, dopo aver prestato servizio per anni prima presso il Nucleo Investigativo di Udine e in seguito presso quello di Trieste.
Al momento non è chiaro cosa possa aver causato il malore che ha colpito il tenente colonnello, dal 2019 comandante del Nucleo investigativo di Caltanissetta. In precedenza era stato per otto anni a capo del Nucleo Investigativo di Udine e dal 2013 al 2019 invece capitano dell'analogo reparto di Trieste. Sono stati proprio gli agenti in forza al Nucleo di Udine a contattare, nella serata di martedì, il figlio residente a Trieste, per comunicare la scomparsa del padre.
Pasquariello, originario di Treviso, era diventato carabiniere in giovane età, venendo subito destinato in Friuli con il grado di vicebrigadiere, prima a Lignano e poi a Feletto Umberto. Qui era stato posto a comando della stazione locale venendo promosso a maresciallo, ma per un breve periodo aveva operato anche nel territorio dell'Isontino. Negli anni 2000 arrivò il trasferimento a Udine, dove Pasquariello divenne un vero e proprio punto di riferimento.
Profondo conoscitore del territorio, il tenente colonnello operò con il Nucleo Investigativo in numerosi casi di cronaca nera locale, tra cui quello del duplice omicidio di Lignano. In quest'occasione fu proprio grazie alla perspicacia di Pasquariello che vennero individuati i due killer dei coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero. Il suo contributo a Udine venne riconosciuto dallo Stato con il mantenimento della carica di comandante del Nucleo Investigativo locale, anche dopo il trasferimento a Trieste nel 2013.
Soltanto poche settimane fa il tenente colonnello era tornato proprio a Udine, per ricevere dal prefetto Massimo Marchiesello, l'alta onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana, assegnatagli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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