13 Dicembre 2021
Fonte: Facebook
Le ricerche dei dispersi in seguito all'esplosione a Ravanusa sono proseguite per tutta la notte. I Vigili del fuoco hanno individuato altri quattro corpi. Ora stanno cercando di estrali dalle macerie. Uno di questi è stato portato alla luce pochi minuti fa. Mancano all'appello ancora due dispersi. Purtroppo salgono a sette le vittime del disastro.
L'esplosione ha portato al crollo di un'intera palazzina. I vigili del fuoco, coordinati da croce rossa, protezione Civile, polizia e carabinieri, stanno lavorando dalle 21 di sabato 11 dicembre senza sosta per cercare di salvare tutti i dispersi.
"Ho ricevuto la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che mi ha manifestato la vicinanza alla comunità di Ravanusa e ha espresso il suo cordoglio”, ha detto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, contatto telefonicamente del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "C’è stato un disastro".
Sulla tragedia è intervenuto, tramite un post su Facebook il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. "Ci troviamo di fronte a una tragedia con una forte onda d’urto e ci attendono ancora ore delicate di operazioni di ricerca e soccorso e di messa in sicurezza dell’area. Circa 200 operatori del Sistema di Protezione Civile si sono mobilitati sin dalle prime ore di questa emergenza, a loro va il mio più sentito ringraziamento".
Sembra che la causa sia attribuibile ad una fuga di gas, dovuta a delle perdite del metanodotto. Uno dei primi a parlare e a fare il resoconto della situazione è proprio il comandante dei vigili del fuoco Giuseppe Merendino. Come riportato dall'Ansa, Merendino ha affermato che "il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l'esplosione potrebbe essere stata anche l'attivazione dell'ascensore". È sorpreso Giuseppe Merendino, in quanto stando alle sue parole, "un'esplosione così è un evento eccezionale". Si indaga su cosa abbia provocato la rottura del metanodotto, potrebbe essere stato il maltempo o uno smottamento del sottosuolo. I palazzi crollati a causa dell'esplosione sono 5, di cui almeno 2 sono totalmente polverizzati. L'onda d'urto ha raggiunto ameno i 100 metri di distanza, danneggiando anche vetri e suppellettili di palazzine lontane dal luogo del disastro. Lo scenario è ormai quasi più simile a quello di un terremoto. Come ha dichiarato Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, "la scena che si è presentata ai soccorritori è stata quella di un post terremoto. Un sisma del massimo grado della scala Mercalli che non ha lasciato scampo. Un'esplosione sotterranea ha ingoiato sette palazzi, che sono stati completamente rasi al suolo".
Il bilancio attuale dell'esplosione è di almeno 6 dispersi e 7 vittime. Il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo ha però affermato che "per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita". Tra gli abitanti della palazzina 7 persone appartenevano allo stesso nucleo familiare, altre 2 persone no. Tra le macerie sono state tratte in salvo 2 donne, successivamente trasportate e ricoverate all'ospedale di Agrigento. Si tratta di una signora anziana di 80 anni e sua cognata. Le tre vittime sono state identificate e i loro nomi sono: Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori. Sono stati rivelati anche i nomi delle due donne tratte in salvo: Rosa Carmina e Giuseppina Montana.
"L'esplosione avvenuta ieri sera ha coinvolto un raggio di almeno 10.000 metri quadri", ha raccontato all'Adnkronos, Luca Cari, capo dell'ufficio comunicazione dei Vigili del Fuoco. "Man mano che ci si allontana dal 'cratere' i danni sono minori. Resti di vetri e suppellettili si trovano anche a distanza di oltre 100 metri. È ancora prematuro poter conoscere le cause dell'esplosione. La nostra preoccupazione primaria è bloccare la conduttura del gas. Non sappiamo se c'era una perdita. La squadre concentrate nella ricerca dei sei dispersi sono addestrate per la ricerca nelle macerie: è un lavoro molto complesso".
"E' una corsa contro il tempo per riuscire a salvare le persone disperse che ci costringe a lavorare con la massima cautela", ha poi spiegato Salvo Cantale, responsabile team Usar dei vigili del fuoco che si trova sul luogo del disastro a Ravanusa. "Stiamo rimuovendo le macerie solo dopo potremo accertare i motivi della violenta esplosione".
Sempre secondo Vittorio Stingo, le palazzine rase al suolo potrebbero essere addirittura sette: "La scena che si è presentata ai soccorritori è stata quella di un post terremoto. Un sisma del massimo grado della scala Mercalli che non ha lasciato scampo. Un'esplosione sotterranea ha ingoiato sette palazzi, che sono stati completamente rasi al suolo".
"La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente. Lo scenario che si è presentato davanti ai nostri occhi era drammatico - continua il colonnello Stingo -. Al di là dell'esplosione, violentissima, si era sviluppato un vasto incendio difficile da domare a causa del metano che continuava a fuoriuscire. Grazie alle attrezzature in dotazione ai vigili del fuoco si è riusciti a intervenire subito e a estrarre la prima persona viva. Questa immensa gioia, però, è stata subito dopo vanificata dall'estrazione dei primi corpi senza vita".
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