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Omicidio Tarquinia, fermato il presunto killer del professore Dario Angeletti

Con ogni probabilità chi ha ucciso il professore si trovava sul sedile del passeggero di fianco al guidatore: sull'asfalto segni di frenata

09 Dicembre 2021

Omicidio Tarquinia, fermato il presunto killer del professore Dario Angeletti

Fonte: Facebook @Università degli Studi della Tuscia - Viterbo

É stato fermato il presunto killer Dario Angeletti, il biologo marino e professore dell'Università della Tuscia trovato senza vita lo scorso 7 dicembre all'interno della propria macchina nel parcheggio delle Saline a Tarquinia, in provincia di Viterbo. L'uomo, principale sospettato, faceva parte della vita privata - e non professionale - di Angeletti. Questa mattina al momento del fermo il possibile assassino del professore di Tarquinia è stato colto da un malore ed è stato portato d'urgenza presso l'ospedale Belcolle. Nel frattempo le indagini sull'omicidio non si fermano. 

Tarquinia, professore ucciso: cosa sappiamo

L'uomo fermato questa mattina per l'omicidio di Tarquinia sembrava conoscere molto bene il professore. Il fermo da parte dei Carabinieri è arrivato dopo che le telecamere nei pressi del parcheggio in cui Angeletti è stato trovato morto martedì scorso hanno identificato una seconda macchina. Gli investigatori hanno anche trovato sull'asfalto segni di frenata: non si esclude quindi l'ipotesi che il docente abbia provato a fuggire dal suo killer. Forse chi lo ha ucciso si trovava seduto sul sedile del passeggero di fianco al guidatore.

Nel frattempo tutta la città si stringe attorno alla famiglia di Dario Angeletti, che con la sua scomparsa ha lasciato una moglie e due figli. L'uomo era molto conosciuto e amato a Tuscia, dove viveva con la sua famiglia e lavorava a tempo pieno come docente universitario. In particolare dal 2010 aveva la cattedra di ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Passava molto tempo anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia.

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