15 Novembre 2021
fonte: Twitter @zazoomblog
L'esecutivo tenta di correre ai ripari in vista dell'avvicinarsi delle festività natalizie, predisponendo una serie di novità per Green pass e tamponi in modo da scongiurare un ulteriore aumento dei contagi. La priorità del governo resta infatti quella di non chiudere il Paese durante il Natale come avvenne invece lo scorso anno, iniziando già dal 1° dicembre con le somministrazioni della terza dose per gli over 40 ed estendendola in seguito per tutta la popolazione. Al fine di incentivare il richiamo pertanto, sarà molto probabilmente ridotta la durata del Green pass e dei tamponi, sia molecolari che antigenici.
Stando a quanto emerso fino a questo momento dunque le novità previste per il periodo natalizio rappresenterebbero un passo indietro del governo rispetto a quanto deciso durante l'estate, quando la durata del Green pass venne estesa a 12 mesi. Attualmente infatti, l'esecutivo è intenzionato a riportarla a nove mesi, escludendo da subito la possibilità di accorciarla ulteriormente fino a sei mesi. Secondo il ministero della Salute infatti, un lasso di tempo troppo breve lascerebbe scoperti coloro che ancora devono ricevere la terza dose.
Secondo le ricerche dell’Istituto superiore di sanità infatti l’efficacia del vaccino comincia a calare dopo sei mesi circa dalla seconda inoculazione. Tuttavia, la copertura spalmata in tre fasi differenti sembrerebbe al momento sufficiente al fine di proteggere la popolazione da un'eventuale risalita della curva epidemica.
Analogo provvedimento è previsto inoltre per tamponi molecolari e antigenici, la cui durata dovrebbe essere portata rispettivamente da 72 a 48 ore e da 48 a 24 ore. Un duro colpo dunque per tutti quei lavoratori che, non volendo farsi somministrare il vaccino, si recano ogni due/tre giorni in farmacia per sottoporsi al tampone e ottenere così il Green pass. La riduzione della validità dei test viene pertanto intesa come un approccio drastico al fine di allargare ulteriormente la platea dei vaccinati entro la fine dell'anno.
Oltre alla riduzione della durata del Green pass il governo è pronto a far partire le somministrazioni delle terze dosi del vaccino ai cittadini over 40 dal prossimo 1° dicembre. Un richiamo che gradualmente verrà esteso a tutta la popolazione italiana come indicato dalla comunità scientifica nazionale. A breve sarà inoltre previsto l'obbligo della somministrazione della terza dose per gli operatori sanitari e altre categorie a stretto contatto con il pubblico, il tutto considerando gli 1,8 miliardi di euro inseriti nella Legge di Bilancio che il governo ha stanziato per le vaccinazioni nel 2022.
Tutto questo va nella direzione indicata tempo fa dallo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, che parlando dei prossimi mesi ha affermato: "Se continuiamo a insistere sui richiami per i vaccini e sulle prime dosi e i comportamenti corretti, possiamo limitare il più possibile eventuali misure. Dipende dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione". Alla luce dell'aumento dei contagi tuttavia, il ministro ha esortato ad alzare il livello di attenzione e ad "accelerare sui richiami".
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