17 Giugno 2021
Fonte: lapresse.it
C'è una data per i funerali di Daniel e Davide Fusinato, i due fratelli vittime della strage di Ardea. Si svolgeranno sabato alle 14, alla chiesa Santa Maria Regina Pacis di Ostia. I due bambini di 5 e 10 anni sono morti la scorsa domenica ad Ardea per mano di Andrea Pignani, il killer che ha sparato e ucciso anche il pensionato Salvatore Ranieri e si è poi suicidato. Finita quindi l'indagine sui corpi dei fratellini, mentre inizia l'autopsia sulla salma di Pignani. La Procura di Velletri ha disposto anche gli esami tossicologici e valuta l'ipotesi dell'abuso di alcool o droga prima di compiere l'insano gesto.
I carabinieri hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella villetta del killer. Gli investigatori, su delega della procura, stanno cercando nuovi elementi per ricostruire la personalità dell'omicida. La speranza è di trovare in casa manoscritti o altri documenti che possano aiutare le indagini. Il pc e il cellulare di Pignani sono già stati sequestrati e verranno analizzati dagli investigatori.
I due fratellini sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, mentre giocavano a 30 metri da casa. Insieme a loro è stato ucciso anche Salvatore Ranieri, un anziano di 74 anni che stava passando in bicicletta, e aveva provato a intervenire. Il killer, Andrea Pignani, classe '87, ingegnere informatico che viveva nel Consorzio di Colle Romito, sul litorale romano, da circa due anni.
Pignani a maggio 2020 aveva minacciato la madre con un coltello ed era stato sottoposto a un Tso, ma non risultava affetto da patologie psichiatriche. Per la strage ha usato una pistola Beretta, calibro 7,65, che apparteneva al padre, una guardia giurata deceduta da diversi mesi. Né Pignani né la famiglia avevano segnalato ai carabinieri che possedevano la pistola come invece sarebbe richiesto fare in caso di morte del proprietario. Nessun legame tra il killer e le vittime, aveva confermato qualche giorno fa una nota congiunta dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma e della Procura di Velletri. E nemmeno altre denunce a carico del 34enne, che non era in cura per patologie di carattere psichiatrico né tantomeno in possesso di certificazione medica rilasciata da strutture sanitarie.
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