08 Febbraio 2021
Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)
L’Italia si tinge di giallo mentre attende la conferma di Mario Draghi alla guida del Governo: sono abbastanza positive le notizie che arrivano dal territorio nazionale per quanto concerne l’evoluzione della pandemia. Sebbene permanga una situazione ancora molto delicata, in particolare in alcune zone limitate che resteranno rosse, la settimana che, probabilmente, vedrà l’ex presidente di Banca d’Italia prendere le prime decisioni sulla pandemia, fa intravedere qualche segno di luce fuori dal tunnel. Alle 15 regioni già di colore giallo si sono aggiunte Sardegna e Provincia autonoma di Trento, mentre, l’evolversi del contagio preoccupa, in particolare, in Alto Adige, provincia di Perugia ed alcuni comuni del ternano ed abruzzesi, addirittura in lockdown. Restano arancioni Puglia, Sicilia ed il resto dell’Umbria.
Intanto nel primo weekend giallo per la maggioranza degli italiani folle di persone si sono riversate nei centri città e nelle spiagge nonostante l'epidemia appaia stabile su numeri ancora alti.
Il 15 febbraio scade il divieto di spostamento tra le Regioni, mentre, il 5 marzo sarà la volta dell’ultimo Dpcm dell’era Conte. Bisognerà vedere cosa deciderà il nuovo esecutivo guidato da Draghi, che secondo alcune previsioni potrebbe giurare prima di venerdì, proprio nel giorno del monitoraggio settimanale della cabina di regia e delle eventuali ordinanze del ministro della Salute.
“Sarà il nuovo governo a fare una valutazione, sulla base del quadro epidemiologico, sulla mobilità tra le Regioni” ha detto, nei giorni scorsi il ministro uscente degli Affari regionali Francesco Boccia “nelle diverse fasce e in particolar modo in fascia gialla, anche perché eventuali misure limitative necessitano di un apposito decreto". La fine del divieto di spostamento tra regioni viene invocata tra gli altri dai gestori di impianti sciistici, la cui riapertura, ma solo nelle zone gialle, è stata già avallata dal Comitato tecnico scientifico e prevista proprio per il 15 febbraio.
Sono innumerevoli, comunque, le sfide che attento il neo presidente del consiglio. I lockdown localizzati in Umbria e Abruzzo e quello cosiddetto di Carnevale in Alto Adige sono dovuti in gran parte alla scoperta di casi di variante inglese del coronavirus. Ed è, proprio, la minaccia costituita dalle mutazioni ed il ritardo sulla campagna vaccinale dalle quali vengono le difficoltà maggiori.
Il siero di AstraZeneca è arrivato, invece, con due giorni di anticipo e le 250 mila fiale del primo carico saranno somministrate da martedì agli under 55 in buona salute, a partire da insegnanti e membri delle forze dell'ordine.
Contemporaneamente si procederà a completare la vaccinazione di sanitari e ospiti delle Rsa e con quella degli ultraottantenni (nel Lazio da oggi con 214 mila già prenotati). A queste ultime categorie sono stati destinati i vaccini Pfizer-BioNtech e Moderna, per un totale di oltre 2,5 milioni di dosi somministrate finora e oltre 1,1 milioni di italiani che hanno ricevuto anche il richiamo e sono quindi davvero vaccinati. L'obiettivo è immunizzare 4 milioni e mezzo di persone entro fine aprile.
A marzo si prevede che l'Agenzia europea del farmaco (Ema) darà il via libera al vaccino della Johnson&Johnson, monodose, quindi più facile da conservare e da somministrare: l'Italia ne aveva opzionate inizialmente decine di milioni di dosi ma visti i disguidi delle ultime settimane da parte di altre aziende, sembra ormai chiaro che la vera campagna di vaccinazione di massa difficilmente inizierà prima di marzo. “Completare la campagna vaccinale” è tra gli obiettivi indicati da Draghi nel suo breve discorso al Quirinale.
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