17 Luglio 2025
Fonte: Pixabay
“I Borghi del San Vicino: ospitalità, tradizione e buon vino”. No, questa rima accattivante non è un proverbio antico mormorato dalla vecchia nonna, ma è una delle tante iniziative, decollate a luglio, che coinvolgono attualmente le Marche nell’ambito del Bando Regionale Borgo Accogliente. In questo caso il piano prevede la rigenerazione dei comuni di Cupramontana, Apiro e Poggio San Vicino, nell’anconetano e nel maceratese, valorizzandone cultura, usanze, ricettività, e contrastandone così lo spopolamento. Percorsi ciclabili, eventi a tema, restauri, promozione dell’enogastronomia incrementeranno la visibilità di questi minuscoli e pittoreschi paesetti, e a Cupramontana, in particolare, è in agenda anche il varo del Museo Immersivo e del Museo Digitale delle Arti per raccontare storia e artigianato locale con tecnologie interattive.
Ci sarà un motivo se quest’anno le Marche hanno totalizzato ben 30 Bandiere Arancioni del Touring Club grazie ai loro borghi indimenticabili, sempre custodi gelosi di folclore secolare, cucina prelibata, buon vivere. La regione è viva, propositiva, e le idee per sviluppare nuovi itinerari e nuove attrazioni turistiche sbocciano che è una bellezza.
San Severino Marche, Cingoli e Filottrano, ancora in provincia di Ancona e Macerata, sfoderano proprio in questi giorni il planning “Turismo Lento e Sostenibile”: e quindi, giù a migliorare la fruibilità delle loro piazze e dimore storiche, a riesumare romantici percorsi naturalistici, a potenziare segnaletica, infrastrutture digitali, cicloturismo con stazioni di ricarica e-bike, e a recuperare luoghi magici come la microscopica frazione di Elcito (soprannominata il “Tibet delle Marche” per gli 820 metri di altitudine), dotandola di una “Casa degli Artisti” che faccia da polo per incontri, riflessioni, creatività.
Lo stesso Bando Regionale ha ispirato “From Past to Present – Tradizioni e contemporaneità dei borghi accoglienti”. Promotori? i deliziosi paesini di Castorano, Offida e Acquaviva Picena, tutti in provincia di Ascoli Piceno, che attraverso pratiche virtuose di cooperazione intercomunale punteranno al rinnovamento di aree verdi e al recupero conservativo di torri, fontane, mura, musei. Risultati? senso di appartenenza, partecipazione attiva alla vita rurale, sviluppo di un turismo semplice, autentico, rispettoso della natura. E scusate se è poco…
È recentissima, poi, la firma dei “Paesaggi del buon-essere”, convenzione tra i borghi di Montalto delle Marche, Montedinove e Carassai nella splendida Valle dell’Aso in provincia di Fermo: un eden tutto frutteti, orti, prati fioriti, vigneti, tanto da essere noto come “Il Giardino delle Marche”. Sviluppo sostenibile, qualità della vita, benessere, verde, ottimo cibo: ecco le punte di diamante del programma. Con un’unica conseguenza: offrire ai visitatori esperienze tranquille e genuine fuori dai circuiti convulsi del turismo di massa, come la riqualificazione del parco di Palazzo Paradisi a Montalto, oppure il percorso multisensoriale per assaporare i profumi della Valle e l’area wellness allestita nell’ex Convento delle Clarisse a Montedinove. Come dire, stress?! Che roba è?! …
Si è pensato a tutto, pure al fatidico “sì”. E se (proprio) volete avventurarvi a pronunciarlo siete nel posto giusto, perché il nuovo progetto “Matrimoni, esperienze e relazioni nei borghi storici” accredita i poetici centri e le idilliache chiesette della Val d’Aso come wedding destination da sogno.
Non restano certo a guardare i paesi dei Monti Sibillini, quelli che Leopardi chiama ‘i monti azzurri’ nella sua poesia “Le Ricordanze” rilevandone tutto il fascino enigmatico e arcano. Hanno fatto squadra, si rimboccano le maniche per perfezionare parchi e sentieri, e s’impegnano nel piano “Slow Tourism e Benessere” per trasformare i loro panorami mozzafiato in eccellenze di ospitalità sostenibile, ambiente a misura d’uomo e turismo destagionalizzato.
E le coppie con ‘piccole pesti’ al seguito? Le lasciamo al loro destino? Ma no! “Families’s Land in Marche Countryside”, nel maceratese, verte su un’offerta family-friendly con tanto di festival itinerante dedicato a madri, padri, figli, e sviluppo di aree ludiche: per esempio, il recupero dell’antichissimo Mulino Brunforte che diverrà cornice di giochi medievali nel microscopico comune di Gualdo, una bomboniera di appena 704 abitanti tra torri e mura trecentesche, fuori dal tempo.
Insomma, il Bando Regionale Borgo Accogliente vuol dire progettualità corale, incremento dell’identità territoriale e creazione di una struggente, quieta bellezza diffusa. E noi che diciamo? Eh, c’è poco da dire: Marche, aspettateci. Arriviamo.
Di Carla Di Domenico
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