30 Giugno 2025
Oltre ventisei produttori del territorio del Lambrusco hanno fatto nascere l’associazione de I custodi del Lambrusco e firmato un manifesto che parla delle molteplici identità del vino, ognuna espressione di un preciso punto sulla mappa Modena-Reggio.
In questo spazio fisico e culturale, hanno messo radici aziende agricole, cantine e professionalità che gestiscono in prima persona ogni fase di produzione, dalla cura della terra, ai segreti in cantina, fino all’imbottigliamento.
Il gruppo collettivo ridefinisce e traccia il cambiamento nel mondo vitivinicolo emiliano, con la sua qualità e filiera controllata, i territori specifici, le sue denominazioni.
Fabio Altariva, presidente dell’associazione, guida questa rivoluzione gentile del vino leggero e spensierato, generoso, sempre schietto, ma mai superficiale e spesso con etichette più complesse.
I singoli produttori diventano più forti in gruppo, custodi del passato e con voglia di sperimentare tutti insieme e far conoscere del lambrusco le diverse storie e territori.
Per la produzione di vini frizzanti, ci sono le varietà tanniche Grasparossa con note di frutta rossa e sfumature floreali, le uve Foglia Frastagliata dagli aromi delicati, i vivaci vitigni Maestri con note di frutta scura e spezie, l’ancestrale Barghi morbido e con aromi fruttati usato spesso in blend, i leggeri e freschi Pellegrino e Benetti, di facile beva ma comunque ricchi di sapore.
Sorbara, fra i più eleganti tra i vitigni, apre la gamma dei versatili a livello gastronomico, con una variante DOC più sapida, sempre sui sentori di fragole e fiori.
Meno conosciuto, Montericco offre vini di grande personalità, ricchi e complessi, con una struttura solida e aromi di frutta nera e spezie. Intenso e robusto, le varianti Salamino e DOC sono perfette per piatti ricchi e saporiti.
Anche Marani, con il suo bouquet di frutti di bosco e leggere note erbacee, è adatto a molte preparazioni gastronomiche.
Oliva, fra i meno noti, ha un potenziale unico per produrre vini freschi e fruttati e adattarsi a piatti di pesce e verdure.
Si conclude con Viadanese, altra beva con note di frutta che si sposa bene con una vasta gamma di piatti, dalle carni ai formaggi.
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