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La galleria londinese Cris Contini Contemporary è lieta di annunciare la nuova mostra di Simon Berger, “Tra Madre e Figlio”, che si terrà dal 4 aprile al 4 maggio 2025 presso la Chiesa degli Artisti di Roma, un luogo carico di storia e di arte

Il critico d’arte Pasquale Lettieri sottolinea come il lavoro di Simon Berger si inserisca in un contesto di ricerca artistica che supera i confini tra il materiale e l’immateriale

29 Marzo 2025

La galleria londinese Cris Contini Contemporary è lieta di annunciare la nuova mostra di Simon Berger, “Tra Madre e Figlio”, che si terrà dal 4 aprile al 4 maggio 2025 presso la Chiesa degli Artisti d

La galleria londinese Cris Contini Contemporary è lieta di annunciare la nuova mostra di Simon Berger, “Tra Madre e Figlio”, che si terrà dal 4 aprile al 4 maggio 2025 presso la Chiesa degli Artisti di Roma, un luogo carico di storia e di arte. La mostra, realizzata in occasione del Venticinquesimo Giubileo Universale Ordinario della Chiesa Cattolica e curata da Pasquale Lettieri e Sandra Sanson, offre un viaggio emozionante nell'universo simbolico e visivo di uno degli artisti più innovativi del panorama contemporaneo.

 

La inaugurazione avrà luogo venerdì 4 aprile alle 17.00, in presenza di personalità di spicco, tra cui il Vescovo Antonio Staglianó, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Fulvio Granocchia e Cristian Contini e i due curatori. La serata sarà accompagnata musicalmente da un pianista e soprano, con la presentazione di Paola Zanoni.

 

Nel cuore della mostra, il cui coordinamento è curato dalla Project Manager Sara Galardi, si trovano due imponenti opere, Virgin Mary e Christ, entrambe realizzate nel 2023. Queste opere, in legno e vetro di sicurezza laminato, sono di dimensioni straordinarie (200 x 200 cm) e rappresentano, rispettivamente, i volti della Vergine Madre e di Cristo.

 

Il gesto artistico di Simon Berger si inserisce in un contesto di profonda riflessione sulla percezione della realtà e sulla potenza simbolica dell'immagine. A tal proposito, le parole del Vescovo Staglianò offrono una chiave di lettura fondamentale dell'opera:

“Cosa c'è ‘tra’ Madre e Figlio? C'è la generatività, questa potente realtà che fa essere l'altro nell'amore. Il gesto artistico qui proposto si impegna a educare lo sguardo sulla realtà profonda che esiste in ogni autentica relazione umana, la generatività, senza la quale tutto è falso, tutto è finzione, simulazione. Oltre e dentro le maschere indossate, è necessario apprendere a ‘percepire i volti’. Questo comporta la disponibilità del cuore a purificare gli occhi e ricevere una luce nuova. I volti di Maria e di Cristo sono questa luce per penetrare nelle crepe di una società rinunciataria a generare nell'amore e ben disposta a produrre simulazioni allucinanti.”
Questa riflessione si sposa perfettamente con la poetica visiva di Berger, il quale, attraverso la sua tecnica innovativa, crea ritratti che emergono dalla fragilità del vetro, trasformando ogni crepa e ogni frattura in una finestra sulla profondità dell’essere umano.
Le imponenti opere di Simon Berger, Virgin Mary e Christ, trovano una collocazione naturale nella Chiesa degli Artisti, un luogo che da sempre è stato testimone di incontri tra arte, spiritualità e riflessione, dove la profonda ricerca estetica e concettuale dell'artista si fonde perfettamente con l'atmosfera sacra e ispiratrice del contesto.


Le due opere sono presentate in un’installazione site-specific e immersiva. Le tele di vetro autoportanti sono disposte in modo tale da creare un percorso che guida lo spettatore attraverso un labirinto di immagini frammentate, ma che solo nel loro sovrapporsi diventano chiaramente leggibili. Questo gioco visivo invita il pubblico a riflettere sul processo della percezione, invitando la mente a ricostruire i significati e a ricomporre immagini mentre ci si sposta nello spazio.

 

L’esperienza è arricchita dalla trasparenza del materiale, che, giocando con la luce e la profondità, permette una lettura molteplice e stratificata delle immagini. Le crepe e le rotture nel vetro non sono solo un elemento estetico, ma un linguaggio visivo che esprime la fragilità e la forza dell’immagine stessa. Come osserva Sandrine Welte nel testo dedicato all’artista,

l’opera di Berger si allontana dalla convenzionale "bellezza" per abbracciare la sublimità, trasformando il processo di distruzione in un atto di creazione profonda e significativa.
Nel 2023, queste opere sono state presentate nel Museo Civico di Sansepolcro con la mostra “The Doors of Perception”, che aveva già suscitato grande interesse per la sua capacità di sovvertire la percezione visiva tradizionale. Ora, con “Tra Madre e Figlio”, Simon Berger porta questa riflessione su senso e percezione a un ulteriore livello, esplorando il rapporto tra la madre e il figlio, simbolo di creazione e rivelazione, e le profondità del pensiero umano.

Il critico d’arte Pasquale Lettieri sottolinea come il lavoro di Simon Berger si inserisca in un contesto di ricerca artistica che supera i confini tra il materiale e l’immateriale, dando vita a opere che non solo sfidano la vista, ma anche la percezione profonda dell'essere. Le opere di Berger non sono solo visibili, ma devono essere sentite, vissute e comprese attraverso un’interazione intima e profonda con il pubblico.

 

Link to HIGH RES IMAGES:  bit.ly/SIMONBERGERROMA

 

Orari di apertura:

Dal Lunedì al Venerdì, dalle 17.30 alle 19.30

La Domenica, dalle 11.30 alle 13.30

La mostra si terrà presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, 18, 00187 Roma.

 

Per informazioni:

Sara Galardi – Project Manager sara@criscontinicontemporary.com

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