24 Marzo 2024
foto di Luca Dal Gesso
CARE’s, progetto ideato da Mo-Food, holding di chef Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin e Stella verde per la sostenibilità nel ristorante Atelier Moessmer, e di Paolo Ferretti, imprenditore attivo nel mondo della comunicazione, riprende il suo percorso che unisce giovani talenti e cuochi affermati a parlare si sostenibilità.
L’iniziativa ha già celebrato dieci anni di traguardi, spesso anticipando i tempi, con eventi e workshop che sono partiti dal paesaggio montano di Brunico e Plan de Corones e hanno coinvolto altre regioni italiane.
Lo stesso Niederkofler, da poco ospite a Identità Milano 2024, il congresso annuale di cucina internazionale d’autore, con altri due tri stellati di fama internazionale, Enrico Bartolini ed Heinz Beck, ha ribadito l’importanza di formare i giovani della ristorazione italiana con un credo responsabile, non solamente in cucina e in brigata, ma anche verso l’ambiente e la catena di produzione che lega prodotto, territorio, tradizione e consumo.
Lo chef è solito riunire chef-star internazionali, allievi e altri professionisti e aziende attive in ambito sostenibile in svariati settori per diventare una community che si scambia valori e idee e unita nel fare sentire la propria voce green.
Da poco, Atelier Moessmer-Norbert Niederkofler è la nuova casa gourmet di chef e patron Norbert, creata alla chiusura del St. Hubertus, ma che aveva già il forte progetto identitario in essere, tanto che ha già guadagnato le Tre Stelle Michelin e la Stella Verde in soli sei mesi dall’apertura.
Spiega sempre lo chef: “L’idea del progetto Care’s è arrivata come una conseguenza spontanea alla filosofia ‘Cook the Mountain’ che portiamo avanti da un pezzo e che indaga i valori e le risorse delle persone che vivono la montagna e la crescita sostenibile dell’intero pianeta, esplorandone i vari aspetti. I piatti associati ad essa sono fatti dalla natura stessa, che con i suoi ritmi offre delle straordinarie materie prime, da rispettare ed esaltare nelle ricette usando tecniche ed esperienza”.
Per suo merito, a Brunico, in Alto Adige, nella splendida conca montana delle Dolomiti dove svetta il Plan de Corones (cima ad oltre 2.700m che ospita il museo Lumen e AlpiNN-Food Space & Restaurant, altro suo progetto consulenziale), sono nate partnership internazionale come quella con Neom, innovation hub nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, che ha l’ambizioso scopo di sviluppare un nuovo modello di cucina delle attuali generazioni tecnologiche.
“Quello che devono fare gli chef d’esperienza come me è dare spazio e una mano ai giovani, perché ci sono molti ragazzi talentuosi in ogni parte del mondo, e non è vero che i giovani non vogliono impegnarsi e affrontare il mestiere difficile ma bellissimo della cucina ed, anzi, sono molto attenti e sensibili alla sostenibilità e al tipo di risorse e di azioni da attuare per avere un futuro migliore a livello globale, specifica spesso Niederkofler.
Il cofondatore di Care’s, Paolo Ferretti, ha anch’egli ricordato l’importanza di agire in relazione ad un obiettivo comune, che punti quindi ad ispirare un cambiamento collettivo per un futuro migliore, sottolineando i risultati ottenuti anche con il partern Neom: “Nell’ultimo anno abbiamo sviluppato un manifesto condiviso basato sui nostri valori cardine, rendendo così accessibile e fruibile a tutti questa transizione etica e sostenibile. Un vero e proprio inno al futuro della gastronomia, partito proprio dai principi base di Cook the Mountain”.
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