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Timothée Chalamet, primo uomo sulla copertina di Vogue Uk

La famosa rivista di moda rompe l'ultimo tabù e dopo 106 anni c'è un maschio in evidenza

17 Settembre 2022

Timothée Chalamet, primo uomo sulla copertina di Vogue Uk

Le sorprese non finiscono mai nel dorato mondo dei vip e l’attore del momento Timothée Chalamet sta vivendo un lungo periodo di gloria. L'ennesimo traguardo è la scelta di British Vogue di dedicare all’artista francese la copertina: è la prima volta che il magazine propone un uomo quale protagonista assoluto della cover in 106 anni di pubblicazione. In questo periodo Chalamet si è contraddistinto sia per le interpretazioni sul grande schermo che per i look mostrati calcando il red carpet, come l’abito rosso con la schiena scoperta al recente festival di Venezia. E per il patinato mensile inglese la ventiseienne star rappresenta la modernità e il superamento delle nozioni di genere. Nell’editoriale che accompagna il servizio firmato Steven Meisel, il direttore Edward Enninful spiega: "Vogue è uno spazio che celebra le donne", aggiungendo: "in questo momento storico, i maschi non hanno certo bisogno di maggiore notorietà, tuttavia c’è qualcosa che mi sembra nel migliore dei casi old-fashion, nel peggiore rétro, nel suddividere i generi in scatole così chiuse". Timothée ispira ogni sesso, è amato da adolescenti e da nonne. È una persona che va bene per tutti", scrive ancora Enninful soffermandosi sulla figura dell'attore che incarna perfettamente il superamento dell'antico concetto e della vecchia estetica della mascolinità. Un po' come è stato per Harry Styles, che sulla copertina di Vogue Usa a novembre 2020 indossava un abito da donna. L'ascesa da divo cinematografico di Timothée Chalamet è iniziata con "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino. Dopo i ruoli in "Lady Bird" di Greta Gerwig, "Un giorno di pioggia a New York" di Woody Allen e "The French Dispatch" di Wes Anderson, è arrivata la consacrazione nella pellicola di fantascienza "Dune". Mentre è atteso nel sequel, e nei panni del giovane Willy Wonka nella "La Fabbrica di Cioccolato", è stato applaudito a Venezia 79 per "Bones and All" di Luca Guadagnino. 

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