Vec Samoano inaugura "Anima" alla Cantina Majolini in Franciacorta, il nudo come ricerca dell'intimità, in mostra dal 7 al 23 marzo

Vec Samoano è uno dei fotografi millenials, milan based, più promettenti.  La sua ultima mostra “Anima”, inaugurata presso la Cantina Majolini in Franciacorta, ha inaugurato lo scorso 7 marzo per il loro “festival di primavera” e sarà visibile sino al prossimo 23 marzo. 

Per Vec Samoano il linguaggio del nudo non è un mezzo meramente atto ad una tensione esibizionista, bensì rappresenta una sorta di afflato, un sentire etereo ed intimista. 

Attraverso la nudità dei corpi, nel cui racconto il genere risulta posto in secondo piano, Vec Samoano esplora se stesso, e rende la ricerca di sé (e quindi della sua anima) fruibile per lo spettatore. Attraverso corpi altri, Vec Samoano è quindi egli stesso nudo, esposto alla condivisione del senso: l’intimità è infatti il luogo dove l’eterogeneo si esprime e si esplica in quanto tale. L’intimità è l’elemento attraverso il quale si rivela il fatto che la coesistenza e la simbolicità del corpo nudo non costituiscono semplicemente l’ordine di un continuum omogeneo, bensì eterogeneo, diverso, unico nell’accezione di intimo. 

All’intimità corrisponde sempre la nudità, in un modo o in un altro: il corpo nudo è il corpo intimo. Vi è un fatto incontrovertibile, ovvero che l’animale umano è nato lui stesso dalla natura. L’uomo, il produttore di idee e di processi, di fini, di mezzi e di tecniche viene dalla natura e necessita di ritornarci.

Nel lavoro di Vec Samoano il corpo nudo arriva ad essere una sorta di tautologia: la comunicazione di questa nudità che non significa nient’altro che essa stessa ma che al contempo, con ciò, consente l’accesso allo scambio e alla condivisione.