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San Casciano dei bagni, statua di Apollo in marmo emerge dagli scavi. Alta 2m, risale al V secolo d.c. - GALLERY

Dopo i bronzi dell'anno scorso emerge dall'acqua una statua di Apollo in marmo, copia di un originale in bronzo realizzato da Prassitele, uno scultore della Grecia antica attivo tra il III e il IV secolo avanti Cristo

19 Novembre 2023

Dopo i bronzi, un Apollo in marmo. Eccezionale scoperta a San Casciano dei bagni, in provincia di Siena dove dopo il ritrovamento di 24 statue votive in bronzo di un anno fa, è stata ritrovata una statua in marmo di Apollo Sauroctonos, cioè ’con la lucertola'. Gli archeologici sono riusciti a trovarla in una vasca d’acqua termale durante gli scavi in corso e la scoperta è stata annunciata ieri.

San Casciano dei bagni, statua di Apollo in marmo emerge dagli scavi

Una statua di Apollo in marmo emerge dagli scavi. San Casciano dei bagni continua a regalare sorprese, dimostrandosi un sito archeologico dalle mille risorse. Un Apollo giovinetto, elegante e bellissimo, impegnato a cacciare una lucertola. La statua è stata spezzata nel V secolo d.c. Un gesto che coincideva con la chiusura rituale del santuario a causa della diffusione del cristianesimo nel territorio

Si tratta di una copia in marmo di un originale in bronzo realizzato da Prassitele, uno scultore della Grecia antica attivo tra il III e il IV secolo avanti Cristo. Oggi, di questa statua originale esistono varie copie romane in marmo, esposte in diversi musei tra cui il Louvre e i Musei VaticaniRecuperata solo una parte, anche se la più grande, e che va dal collo alle ginocchia. Mancano all'appello tutti gli altri pezzi, comprese braccia, testa e parte inferiore delle gambe.

Così il direttore generale del Mic, Luigi la Rocca: "Lo scavo non smette di stupire. Non solo bronzi dunque, erano dedicati alle divinità salutifere venerate in questo straordinario santuario delle acque, ma anche statue in marmo, di pregio, talora repliche, come in questo caso, di originali greci, testimonianza della frequentazione di soggetti appartenenti ai ceti sociali più vari, dalle ricche aristocrazie etrusche ai più umili operai impegnati nella costruzione degli edifici sacri".

Le operazioni sono state coordinate da Jacopo Tabolli, direttore scientifico e docente dell'Università per stranieri di Siena: "Un’ulteriore prova del valore sacro che qui si dava all’acqua calda della sorgente, che era sentita proprio come una divinità che sgorgava dalla terra e che in questo tempio aveva la sua casa", ha sottolineato.

San Casciano, l'anno scorso il ritrovamento di 24 statue in bronzo

San Casciano sito archeologico pieno di sorprese, dicevamo. L'anno scorso, di questo periodo, venivano rinvenute 24 statue in bronzo quasi intatte. Una scoperta che fu definita "la più importante dai bronzi di Riace". Il sito era un santuario termale attivo in epoca etrusco-romana: la presenza di una sorgente d’acqua attiva ancora oggi, e quindi di fango, hanno complicato gli scavi ma anche contribuito a preservare i resti di edifici, statue e altri oggetti.

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