16 Maggio 2020
Lunedì 18 maggio solo il 62% degli imprenditori è intenzionato a riaprire. Il 27% pensa inece di rimanere chiuso. L’11% è ancora incerto. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un campione di imprenditori del commercio al dettaglio e della somministrazione. A frenare 4 attività su 10 è "soprattutto il timore di lavorare in perdita, ma anche il rebus delle regole di sicurezza e la paura del coronavirus". ''Per le imprese – spiega Confesercenti - la riapertura è una corsa ad ostacoli e contro il tempo. L'accordo di questa notte tra Conferenza Stato-Regioni e Governo apre uno spiraglio importante, forse decisivo per uscire dall'incertezza che ha caratterizzato il tema delle riaperture fino ad oggi. Più di tutti è pesata la previsione di essere costretti a lavorare in condizioni antieconomiche". "Gli imprenditori – si legge nella nota - temono l'impatto della rigidità delle linee guida sulle attività, e di rimanere schiacciati tra l'aumento dei costi di gestione e il prevedibile calo dei ricavi. Sono preoccupati, inoltre, anche dal tema delle responsabilità legali". "Bisogna cambiare passo – prosegue Confesercenti - servono linee guida applicabili e aiuti economici diretti alle imprese per sostenerle anche in questa delicata fase della ripartenza''.
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