01 Aprile 2020
Gallera e Fontana prendono posizione contro la circolare del Viminale che consente ai genitori di fare passeggiate con i figli. Il primo, assessore al welfare della Lombardia, ha definito il messaggio in essa contenuto “devastante”. “Vedremo se c'è possibilità di attivare ordinanze o altro che la vanifichino” ha rivelato. “Lo valuteremo con il governatore Fontana e ragioneremo”. Il Governatore stesso ha poi specificato: “In Lombardia non cambierà nulla di quello che c'è nella mia ordinanza, è un errore psicologico, è la dimostrazione che si stanno alzando le difese, che si sta mollando la presa, che la gente deve illudersi che stia finendo tutto. Questo è l'effetto più sbagliato”.
Non si è fatta attendere la replica del Viminale che, in una nota, precisa: “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute”.
“La circolare del ministero dell'Interno del 31 si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale” prosegue la nota. “In particolare è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita ad un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute”. Il Viminale ha dato ulteriori spiegazioni, ricordando alcuni divieti che rimangono tali. “È stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”.
È stato poi ricordato il divieto di assembramento: “In ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti ad un divieto di assembramento e quindi all'obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”.
Replica a distanza il viceministro agli Interni Vito Crimi: "Non c'è alcun allentamento dei controlli" e la circolare si riferisce ai bambini molto piccoli quelli per cui "uscire è una necessità, non certo a un 15enne: non possiamo far pagare quello che sta accandendo ai bambini piccoli, non possono essere vittime dell'isolamento", dice il capo politico di M5S a Radio Anch'io su Rai Radio 1.
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