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Caso Suarez, Juventus fece otto telefonate. Il rettore dell'Università: 'Solo consigli a un amico'

25 Settembre 2020

Caso Suarez, Juventus fece otto telefonate. Il rettore dell'Università: 'Solo consigli a un amico'

Le indagini sul presunto esame "farsa" sostenuto dal calciatore Luiz Suarez per avere la cittadinanza italiana e poter giocare nella Juventus portano alla luce ogni giorno maggiori dettagli. Sarebbe stato proprio il Direttore Sportivo Federico Cherubini ad effettuare la prima chiamata all'università.

Luiz Suarez: il ruolo di Cherubini

Cherubini, si legge su Repubblica, chiama una sua vecchia conoscenza: il rettore della Statale di Perugia Maurizio Oliviero. Questi gli spiega che bisogna rivolgersi all’Università per Stranieri, di cui lui conosce il direttore generale, e quasi omonimo, Simone Olivieri. Non sa, però, che Olivieri è intercettato da febbraio per un’indagine su presunti concorsi truccati. Dunque, lo chiama. Il rettore spiega a Olivieri (indagato per falso ideologico, rivelazione di segreto e corruzione), quale sia l’esigenza del club. Non fa il nome di Cherubini, ma, curiosamente, dice di essere stato contattato da Paratici.

Otto telefonate tra Juventus e università di Perugia

Nel frattempo - prosegue Repubblica - il rettore Oliviero e Cherubini si sentono una seconda volta, quando comincia a circolare la notizia sull’iscrizione di Suarez al corso. È Oliviero a chiamare il dirigente bianconero, per capire come comportarsi con la stampa. Il consiglio di Cherubini è di tenere un profilo basso, di massimo riserbo. L’ultimo contatto tra i due è a esame fatto. La Juve già dal 15 settembre ha mollato l’uruguaiano perché ha capito che non riuscirà ad avere il passaporto in tempo utile, tuttavia Cherubini richiama Oliviero. Mette il telefono in vivavoce, perché c’è anche Paratici che vuole ringraziare il rettore: «L’enturage di Suarez è rimasto soddisfatto». Saranno otto le telefonate in totale. Tra la prima chiamata di Cherubini e l’ultima, ci sono tre conversazioni telefoniche tra l’avvocata della Juventus Maria Turco e Simone Olivieri.

La difesa di Maurizio Oliviero, rettore della Statale di Perugia

 “Ho svolto un ruolo istituzionale e ho dato consiglio a un conoscente ma per questo invece sono finito in un tritacarne”. Sono le parole di Maurizio Oliviero, il rettore della Statale di Perugia, che ha messo in contatto i dirigenti della Juventus con i vertici dell’Università per stranieri, contenuta in un’intervista al Corriere della Sera. E da adesso è diventato uno dei testimoni nell’inchiesta sull’esame sostenuto il 17 settembre scorso dal calciatore uruguaiano Luis Suarez. “Sono rettore dell’Università e ho rapporti con varie persone che fanno parte della dirigenza della Juventus anche perché sono un tifoso”, si difende Oliviero, che nel ricostruire la vicenda aggiunge: “Una persona dello staff della Juventus, un mio amico che conosco da tempo, mi ha chiamato e mi ha detto che lo staff di Suarez si era rivolto al consolato di Barcellona e aveva bisogno di sapere se presso la mia università si può fare l’esame di italiano”. Quanto al nome della “persona dello staff”, Oliviero garantisce: “Lo dirò ai magistrati”.

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