23 Settembre 2020
Daniele De Santis (fonte foto Lapresse)
É ancora mistero sull'identità dell'assassino dell'arbitro Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manti. I due, uccisi a coltellate a Lecce, nella notte tra il 21 e il 22 settembre, sembra che però conoscessero il loro assassino. Secondo le prime ricostruzioni, l'arbitro di calcio e la compagna, avrebbero aperto volontariamente la porta di casa al killer. Non ci sono infatti segni di effrazioni nell'appartamento in cui i due fidanzati sono stati trovati morti dai carabinieri. Sulla base di ciò che hanno riportato i testimoni, probabilmente tra De Santis e l'assassino c'è stata anche una lite violenta.
A dare una svolta alle indagini, un inquilino del palazzo, che dichiara di aver sentito la compagna dell'arbitro urlare il nome dell'assassino. Andrea: sarebbe questo il nome del killer che il testimone sembra aver sentito. Eleonora Manti avrebbe infatti pregato l'assassino di calmarsi: "No Andrea! Fermati". Le testimonianze inoltre dicono di aver udito le urla dei due fidanzati e poi di aver visto un uomo incappucciato allontanarsi nel buio. Si tratterebbe di un omicidio premeditato, visto che l'uomo ha agito con volto coperto e guanti. Si continua a cercare il coltello, l'arma del delitto. Intanto si indaga anche sul motivo di questo duplice omicidio. Gli investigatori non escludono il movente passionale.
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