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Berlusconi all'ex olgettina Barbara Guerra nel 2015: "La casa te la intesto quando finisce il processo, giuro. Ora te la do in comodato d’uso, se no è corruzione" - AUDIO

Dopo la decisione da parte della famiglia di non dare più un euro alle ex Olgettine, la ragazza ospite alle serate ad Arcore ha pubblicato un audio che risale al 2015 tra lei e Silvio Berlusconi

04 Novembre 2023

Berlusconi all'ex olgettina Barbara Guerra nel 2015: "La casa te la intesto quando finisce il processo, giuro. Ora te la do in comodato d’uso, se no è corruzione" - AUDIO

Barbara Guerra non ci sta e passa al contrattacco. Dopo la decisione da parte della famiglia di non dare più un euro alle ex Olgettine e di riprendersi gli immobili dati in comodato d'uso, la ragazza ospite alle serate ad Arcore ha pubblicato un audio che risale al 2015 tra lei e Silvio Berlusconi. Nel colloquio l'ex premier spiega che non poteva intestarle casa perché sarebbe stato corruzione. 

Il dialogo tra Berlusconi e Barbara Guerra

Barbara Guerra ha deciso di reagire. Guerra per dimostrare che si sia trattato di un regalo "in virtù della loro lunga e virtuosa frequentazione", ha deciso di diffondere, tramite i suoi legali, gli avvocati Federico Sinicato e Nicola Giannatoni, un audio di un colloquio che risale al 2015 tra lei e il leader di Forza Italia. Un colloquio in cui lui le spiega che in quel momento non poteva intestarle la casa perché sarebbe stata "corruzione". Salvo poi, davanti alla richiesta di prometterle che sarebbe stata sua, dirle "sì te lo giuro sui miei figli, sui miei cinque figli. Il comodato subito e appena finisce il processo e i nostri avvocati danno il via libera, te la intesto". 

Lo stop della famiglia agli assegni

Fino poco tempo fa, la generosità dell'ex capo del governo aveva garantito loro, e a molte altre, la copertura economica per condurre una vita agiata. Ma ora, mancato lui, la famiglia sta 'tagliando i viveri'. Oltre alle ville e appartamenti delle quali si chiede la restituzione, sono stati sospesi gli ultimi vitalizi, 2500 euro mensili, di cui solo alcune beneficiavano ancora: già il 29 dicembre 2013 con una lettera affettuosa, ma identica per tutte, Berlusconi le aveva congedate spiegando che si trovava costretto a 'chiudere i rubinetti'. E tutto ciò con risvolti anche sul compenso anche dei legali che le hanno assistite per 94 udienze in sette anni, e che, eccetto alcuni che fanno parte del gruppo storico incaricato di seguire l'ex presidente del Consiglio, non sono stati pagati. Per questo alcuni hanno avviato azioni giudiziarie volte al "recupero crediti" nei confronti di coloro che, finite nella bufera delle indagini, hanno preso le distanze e, con alle spalle una famiglia benestante, si sono rifatte una vita. 

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