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Il monologo di Francesca Albanese (ONU) a Le Iene: "A Gaza Israele compie genocidio, uccide, tortura, affama per distruggere un gruppo" - VIDEO

"Il crimine di genocidio è la distruzione deliberata, totale o parziale di un gruppo in quanto tale. Non contano i mezzi, che siano camere a gas, macete o droni. Non conta. È l'intento ciò che conta. Uccidere, torturare, affamare, spezzare mentalmente o fisicamente, infliggere condizioni di vita intollerabili intenzionalmente a un gruppo allo scopo di distruggerlo"

28 Maggio 2025

Nella puntata de Le Iene del 27 maggio 2025, la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha tenuto un monologo avente per oggetto il genocidio di Israele a Gaza: "Israele sta commettendo un genocidio. Il crimine di genocidio è la distruzione deliberata, totale o parziale di un gruppo in quanto tale. Non contano i mezzi, che siano camere a gas, macete o droni. Non conta. È l'intento ciò che conta. Uccidere, torturare, affamare, spezzare mentalmente o fisicamente, infliggere condizioni di vita intollerabili intenzionalmente a un gruppo allo scopo di distruggerlo".

Il monologo di Francesca Albanese a Le Iene: "A Gaza Israele compie genocidio"

Il monologo integrale di Francesca Albanese a Le Iene nella puntata del 27 maggio 2025: "Israele sta commettendo un genocidio. Non è un'opinione, è un fatto documentato. Lo affermano i massimi esperti internazionali, israeliani compresi. La Corte internazionale di Giustizia ne ha riconosciuto il rischio e chiesto misure urgenti per fermarlo. Già 16 mesi fa la Corte ha anche dichiarato l'occupazione israeliana illegale, una forma di aggressione, segregazione razziale, apartheid smantellata, esercito e colonie.

Ha ricordato che l'autodifesa non si invoca contro chi è sotto occupazione. Il crimine di genocidio è la distruzione deliberata, totale o parziale di un gruppo in quanto tale. Non contano i mezzi, che siano camere a gas, macete o droni. Non conta. È l'intento ciò che conta. Uccidere, torturare, affamare, spezzare mentalmente o fisicamente, infliggere condizioni di vita intollerabili intenzionalmente a un gruppo allo scopo di distruggerlo. È genocidio. A Gaza Israele ha ucciso con bombe e proiettili e droni quasi 60.000 persone, tra cui oltre 16.000 bambini.

Ha raso al suolo case, scuole, chiese, ospedali, reti idriche, campi agricoli, pure i cimiteri. Potrebbero essere 300.000 i morti di fame, di malattie, ferite non curate, stenti. Ha torturato prigionieri, anche medici e giornalisti, pure con cani e bastonialcuni sono stati stuprati. Troppi sono morti così nelle prigioni israeliane. In Cisgiordania lo sfollamento forzato avanza e sono 1000 palestinesi uccisi in venti mesi, un quinto bambini. Diffidate di chi usa i crimini di Hamas o la sorte degli ostaggi per giustificare il massacro. I civili non sono mai un obiettivo legittimo.

Israele ha mascherato tutto con parole legali: evacuazioni, zone sicure, scudi umani. Fandonie. Dire che tutti i palestinesi di Gaza sono scudi umani dopo aver mutilato migliaia di bambini è un'aberrazione. 

E noi? Noi stiamo fallendo la prova della nostra umanità. Troppi media, governi, imprese, troppe coscienze e mani sporche. Questo genocidio, a guardarlo bene, ha le nostre impronte digitali, è sotto i nostri occhi. Negarlo oggi vuol dire essere ignoranti o complici. Fermarlo adesso è un obbligo ed è anche l'unico modo per restare umani".

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