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Gaza, i giornalisti mainstream si svegliano un anno e mezzo dopo: certa gente fa schifo, occorre dirlo con forza

Troppo comodo schierarsi adesso! Non sono tra quelli che dicono meglio tardi che mai: quel ritardo ha causato decine di migliaia di vittime

27 Maggio 2025

Gaza, i giornalisti mainstream si svegliano un anno e mezzo dopo: certa gente fa schifo, occorre dirlo con forza

Fonte: Facebook, @Vittorio Caroselli

Mi riesce difficile capire come la maggior parte del giornalismo mainstream non si vergogni di pubblicare sempre e soltanto ciò che fa comodo agli editori.
Per più di un anno e mezzo, chiunque (come il sottoscritto) scrivesse la parola genocidio in relazione al comportamento dell’IDF veniva considerato un mistificatore, un antisemita, un nemico del popolo ebraico. Non importava che il giudizio provenisse da un avvocato internazionalista con 35 anni di esperienza. Soprattutto, non importava che un medesimo giudizio fosse stato espresso da alcuni tra i migliori giuristi. Vi rinfresco la memoria: nel febbraio 2024, Il Giornale d'Italia pubblicava un mio scritto, inviato da Losanna, che conteneva questa invettiva:
"Io me la prendo con Sergio Mattarella.
E gli chiedo di leggere la definizione di genocidio data dalla Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio (New York, 9 dicembre 1948):
Nella presente convenzione, per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:
  • Uccisione di membri del gruppo.
  • Lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo.
  • Sottoposizione deliberata del gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale.
  • Misure miranti ad impedire nascite all'interno del gruppo.
  • Trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.
Ho già scritto (e il mio parere di avvocato internazionalista è il medesimo di molte autorevoli personalità di religione ebraica, come il Professor Jeffrey Sachs) che quello di Gaza è un genocidio (come del resto sostenuto da innumerevoli giuristi, una fra tutte Rafaëlle Maison, Professoressa di Diritto Internazionale a Parigi".
Esattamente come nel caso del COVID e di quello schifo che c’è stato iniettato, spacciandolo per vaccino, la stampa mainstream ha mentito ai propri lettori, negando l'evidenza. Ma poi, siamo seri, non vogliamo usare l'espressione genocidio? Cambia qualcosa se lo chiamiamo strage di civili, terrorismo di Stato o - sposando il linguaggio sionista, disinfestazione, eliminazione definitiva di "animali umani"? Hanno pisciato sui cadaveri, hanno fatto il tiro a segno sui bambini, hanno bombardato gli assembramenti accanto ai camion che portavano l'acqua potabile, hanno ucciso più di 200 giornalisti, medici, volontari delle organizzazioni umanitarie e ve ne accorgete dopo oltre un anno e mezzo?
Se io avessi spacciato una terapia genica del tutto inefficace per un vaccino salvifico raccomandando la vaccinazione dei minori (che neppure sviluppavano la malattia in forma grave) affermando "è per proteggere i nonni" quando il bugiardino di quell'acqua di fogna diceva chiaro e tondo che la vaccinazione non impediva di contagiarsi e contagiare, se io avessi negato la gravità di un genocidio che si svolgeva in diretta davanti ai miei occhi, andrei a nascondermi, non scriverei più, non mostrerei la mia faccia di bugiardo nei talkshow televisivi.
Certa gente fa schifo, occorre dirlo con forza. Fanno schifo i direttori di tutti i principali quotidiani, fanno schifo gli editori che pretendono, tramite i quotidiani, di diffondere falsità per indurre le persone a essere d’accordo col potere.
Miserabili bastardi, che gli Ordini di appartenenza non censurano, anzi incensano, che i colleghi non isolano, anzi si prostrano in segno di sudditanza. Ma se questi omuncoli sono abituati a baciare i posteriori dei potenti, perché poi s'indignano se il più potente esige il bacetto proprio lì?
Com’è possibile rispettare esseri umani vomitevoli che, davanti al peggiore crimine dalla fine della seconda guerra mondiale, hanno taciuto per convenienza personale?
Troppo comodo schierarsi adesso! Non sono tra quelli che dicono meglio tardi che mai: quel ritardo ha causato decine di migliaia di vittime.
Il peggiore di tutti - more solito - è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (e ho il merito di averlo scritto subito). Poi viene Giorgia Meloni, sempre pronta a non schierarsi quando dovrebbe: né con Hamas né con Israele, né con l’OMS né contro l’OMS (imbarazzante l’astensione sul trattato pandemico: o si è contro o si è a favore, tertium non datur), né con i volenterosi né con la Federazione Russa (una posizione ambigua e patetica, del tutto inaccettabile per chi - come me - era a Euromaidan nell'inverno 2013/2014 e aveva fotografato Victoria Nuland e John MacCain in piazza Maidan accanto a mercenari pagati dalla CIA).
Forse è questo paese che fa schifo, e di conseguenza i politici e i giornalisti sono ciò che sono.
Manca il coraggio, manca la libertà (siamo una colonia), ma soprattutto, manca una qualità essenziale dei buoni esseri umani: Il senso della vergogna.
Di Alfredo Tocchi

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