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Corteo pro-Palestina a Pisa, manganellate a ragazzi del liceo che protestavano pacificamente contro un genocidio

Le menti malate di chi gode a infliggere dolore mi fanno ribrezzo, ma il responsabile abita al Quirinale

23 Febbraio 2024

Corteo pro-Palestina a Pisa, manganellate a ragazzi del liceo che protestavano pacificamente contro un genocidio

Ci si lamenta spesso dei giovani. Un noto pediatra, il Dottor Raffaele Troiano, in un suo articolo apparso sul sito faropediatrico.com, parla di “…rincretinimento cronico diffuso tra adulti e bambini, tutti ipnotizzati davanti ai vari schermi (TV, smartphone, tablet, videogiochi… etc.)” e di perdita di ogni forma di interazione umana.

Siamo circondati da individui umanamente iposviluppati. Non c’è dubbio: oggi l’umanità è inebetita, costantemente alla ricerca di soddisfare bisogni indotti, senza più valori, senza una vera volontà di cambiamento, sempre con la mente altrove, davanti ai propri schermi, ignorante, indifferente, impassibile rispetto alla quasi totalità dei problemi importanti ma anche rispetto alle effettive esperienze altrui.

Poi, per fortuna, ci sono le eccezioni. Giovani che vanno in piazza a manifestare, insieme, in carne e ossa. E’ una forma di interazione antica. E’ l’ultima speranza di cambiamento rimasta all’Occidente rincretinito.

Quei giovani potrebbero essere miei figli (e in effetti ho due figlie). Sarei fiero di essere loro padre.

Oggi, in una delle tante giornate tristi in cui negli ultimi tempi sono stati calpestati i nostri diritti, quei giovani sono stati aggrediti a manganellate dalle forze dell’ordine.

Non trovo parole adatte a descrivere la rabbia che ho provato guardando quelle immagini.

Ragazzi feriti perché manifestavano contro la strage in atto in Israele.

Voglio essere molto esplicito: voi chiamatela pure strage, carneficina, persino operazione di antiterrorismo se siete del tutto in mala fede o completamente idioti.

Io sono un giurista con 35 anni di esperienza alle spalle e uso il termine giuridico corretto: genocidio.

Così, questa Italia corre a passo di carica verso il baratro.

Al Quirinale dorme (è proprio il caso di dirlo) un Presidente della Repubblica che nomina Marco D’Alberti (già consulente giuridico dell’ex Presidente del Consiglio Marco Draghi) alla Corte Costituzionale perché venga scritta una sentenza vergognosa in totale disprezzo dell’Art. 32, un custode della Costituzione che ha preso le parti di un regime neonazista e non ha mosso un dito per fare rispettare l’Articolo 11 della Costituzione, un giurista che non ha mosso un dito contro i famigerati DPCM di Giuseppe Conte, un padre al quale non importa che la parte migliore della nostra gioventù venga presa a manganellate perché manifesta pacificamente per chiedere la fine di un massacro.

No, non me la prendo coi poliziotti. Io me la prendo con Sergio Mattarella.

E gli chiedo di leggere la definizione di genocidio data dalla Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio (New York, 9 dicembre 1948):

“Nella presente convenzione, per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:

  1. Uccisione di membri del gruppo.
  2. Lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo.
  3. Sottoposizione deliberata del gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale.
  4. Misure miranti ad impedire nascite all'interno del gruppo.
  5. Trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.”

Ho già scritto (e il mio parere di avvocato internazionalista è il medesimo di molte autorevoli personalità di religione ebraica, come il Professor Jeffrey Sachs) che quello di Gaza è un genocidio (come del resto sostenuto da innumerevoli giuristi, una fra tutte Rafaëlle Maison, Professoressa di Diritto Internazionale a Parigi).

Presidente, il sostegno incondizionato a Israele, lo Stato Nazione degli ebrei, come è stato definito per legge nel 2018 (una Nazione che discrimina su base religiosa) è il fiancheggiamento di uno Stato governato da criminali.

Qualche accenno alla Storia: la Palestina Ottomana contava circa 600.000 abitanti, 8/10 erano musulmani, 1/10 erano cristiani e 1/10 erano ebrei.

La Striscia di Gaza è la vergogna del mondo, un luogo dove due milioni e mezzo di persone vengono trattate come “animali umani” dai sionisti.

Persino nella rappresaglia di guerra si applicava una proporzione, qui si ammazzano indiscriminatamente uomini, donne e bambini.

Presidente, io mi vergogno di essere rappresentato da Lei.

Lei non può tacere davanti a forze di polizia che caricano i nostri figli che chiedono di fermare una strage. Non esiste giustificazione valida per commettere una strage come questa.

Solleciti un’inchiesta e insista perché chi ha ordinato di picchiare i nostri ragazzi e chi li ha picchiati vengano punti.

Lei ha già dormito per un mandato e mezzo, si svegli!

di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia, 23 febbraio 2024

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