15 Maggio 2025
Nella nuova puntata de Le Iene, andata in onda martedì 13 maggio 2025, Roberta Rei ha mostrato altre testimonianze di attrici hard contro Rocco Siffredi, accusato di abusi sessuali. Molte delle donne intervistate riferiscono di aver fatto sesso con Siffredi, in particolare sesso anale, senza il loro consenso. Altre raccontanpo di aver partecipato a gang band "senza sapere che cosa fare e senza aver visto gli esami del sangue degli altri attori, comprese quelle di Rocco". Nell'ultima puntata una ragazza ha riferito anche di "non essere stata pagata dopo una gang bang".
Tuttavia Rocco Siffredi ha sempre negato ogni accusa parlando di "un complotto internazionale contro di lui" e dicendo che quello non è il suo modo di fare sesso, perché lui vuole "dare piacere, non sono un pervertito".
Tra le nuove persone sentite da Roberta Rei c'è l'attrice porno Sofia Bellucci che ha raccontato i metodi, a detta sua "non professionali, usati da Rocco Siffredi". La ragazza ha spiegato che cosa sarebbe accaduto un giorno, quando lei doveva incontrare Siffredi per una possibile collaborazione: "Lui mi chiese di salire in camera con lui per fargli vedere il mio corpo. Ho voluto dimostrarmi disponibile". "Adesso vediamo se effettivamente il mio ca**o ti entra nel cu*o", avrebbe detto poi l'attore a Bellucci chiedendole di andare in camera. Lei poi avrebbe inventato una scusa per andare in bagno e, una volta uscita, avrebbe trovato Siffredi con la sua amica sul letto. Amica che lei aveva portato "per precauzione, perché da Siffredi mi è stato detto che è meglio non andare da sole".
Nella stessa puntata, Roberta Rei ha riportato le testimonianze di altre attrici hard. "Doveva essere una sorta di avvicinamento al porno, come se fosse un'educazione al porno", ha spiegato una ragazza raccontando poi la sua esperienza durante le riprese di un presunto reality show destinato a Netflix, che non è sarebbe mai andato in onda.
Secondo il suo racconto, il progetto mirava a coinvolgere persone estranee all'industria pornografica per ottenere "materiale fresco". "Mi sono ritrovata a girare scene porno senza essere pagata e infatti ho girato una scena di un'orgia a cui non volevo partecipare nonostante non avessi firmato nessuna liberatoria". Un'altra fonte anonima avrebbe confermato: "Le ragazze sono state plagiate psicologicamente e terrorizzate per fare ciò che non volevano fare".
Quando alcune ragazze, principalmente provenienti da TikTok, hanno mostrato esitazione durante una scena di gruppo, Siffredi avrebbe reagito con rabbia: "Che cazzo siete venute a fare?". Secondo i racconti, a cena, l'attore avrebbe aggredito verbalmente una collaboratrice accusandola di aver influenzato negativamente le altre: "Come ti permetti di venire qui a rovinare il mio progetto dove ho speso già tanti soldi per queste che non scopa*o?". Un testimone ha riferito che a una ragazza con il ciclo mestruale sarebbe stato imposto di continuare: "Le hanno detto, ormai sei qua mettiti un tampone". "Tutte ci siamo sentite violate, io ho sentito il panico sulla loro faccia, si sono sentite tutte stuprate", ha affermato la ragazza.
Nel corso delle puntate Rocco Siffredi ha sempre negato ogni accusa, ma poi ha deciso di scrivere anche una lettera a Dagospia. L'attore ha parlato di "una guerra crudele come tutte le guerre", che non si è fermata, sottolinea, "neanche quando avevo chiesto alla giornalista di ritardare (non di bloccare!) la messa in onda del programma". Siffredi sta attraversando un momento difficile anche a causa della malattia del figlio che è stato operato qualche settimana fa.
L'attore ha accusato Roberta Rei e la redazione de Le Iene di non avergli dato modo di avere un reale confronto: "Ho commesso l'errore di fidarmi e accettare l'invito della giornalista che mi chiedeva di rispondere alle accuse attraverso un confronto con chi mi accusava. Invece delle mie accusatrici, nello studio televisivo ho trovato la giornalista che si faceva portavoce di queste ragazze".
Secondo Rocco Siffredi, i servizi andati in onda sarebbe frutto di un montaggio accuratamente selezionato, volto a costruire una narrazione precostituita. "Ho potuto riscontrare nelle settimane successive che si trattava di un prodotto televisivo già confezionato da mesi, nel quale la mia presenza all'ultimo minuto serviva solo a far credere ai telespettatori che ci fosse stato un reale confronto".
Sui social l'attore ha definito Davide Parenti, "padre" de Le Iene, come "un vampiro moderno di raro sadismo" che ha al suo servizio "un gruppo di adepti marionette pronti a tutto pur di sedare la sua eterna sete di sangue". A Roberta Rei invece ha scritto: "La tua corsa a voler diventare la paladina delle donne a tutti i costi creando solo odio nei miei confronti e purtroppo tanta sofferenza alla mia famiglia non ti fa onore".
"Combatterò perché la verità venga fuori", ha aggiunto Siffredi ringraziando i suoi figli e sua moglie. "Grazie amore di avermi regalato i veri motivi di vita. Il resto va e viene nulla resta, loro sono e resteranno per sempre dentro di me".
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