18 Dicembre 2025
Marco Troncone, Amministratore delegato di Aeroporti di Roma è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione del 4° Congresso Annuale della Fondazione PACTA-Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo.
Fiumicino può diventare un modello europeo Net Zero?
Fiumicino può sicuramente diventare un modello europeo. Noi puntiamo ad essere un prestatore emissioni zero al più tardi per il 2030 però siamo esattamente in linea con questo percorso. Stiamo accelerando soprattutto attraverso lo sviluppo di fotovoltaico. Abbiamo il più grande impianto fotovoltaico in un aeroporto europeo inaugurato quest'anno che prevediamo di replicare come capacità e poi ci focalizzeremo anche sulla sfera del biometano per avere una centrale di cogenerazione che potrà appunto essere emissioni zero. Quindi ci stiamo lavorando e al più tardi, tra tre o quattro anni arriveremo a quell'obiettivo.
Quali saranno le maggiori evidenze che emergeranno nel progetto?
Oggi è il 4º Congresso della nostra fondazione e del nostro patto della decarbonizzazione, che ricordo è una best practice a livello europeo, è un' ecosistema industriale istituzionale. Sicuramente un unicum che è necessario per traguardare questo obiettivo che è sfidante dal punto di vista di mercato ma anche dal punto vista tecnologico. In questa 4ª occasione prendiamo atto del buon progresso che il settore sta facendo. Rispetteremo le prime tappe di questo lungo percorso e i mandati europei. In particolare, su Fiumicino si supererà di gran lunga il 2% che è stato dettato dall'Unione Europea. E anche le tappe di breve termine quindi, per il 2030, sia come rispetto dei mandati europei sul SAF ma anche sulla creazione di un sistema industriale a supporto sono assolutamente incoraggianti grazie anche al grande contributo dei nostri campioni nazionali, Eni in primis.
La grande sfida, è un pò per quello che verrà dopo, ovvero l'obiettivo finale del 2050 per un intero comparto aviation emissioni zero. Ecco tutto quello che ci aspetta 2025 e 2035 sino a 2050 è un percorso ancora indefinito. Quindi dal punto di vista delle condizioni di mercato, dal punto di vista della maturità tecnologica c'è ancora molto da fare e si sta lavorando adesso per creare quei presupposti industriali per poter essere pronti anche a quell'epoca a livello europeo. Qualcosa sta cambiando grazie anche a tutta l'attività di advocacy che anche il Patto per la decarbonizzazione sta portando avanti. Il nuovo pacchetto emesso dalla Commissione europea è un pacchetto di supporto. Non è esattamente quello che ci aspettavamo come ampiezza e supporto a livello finanziario e livello di divisione, però è un passo in quella direzione. Dovremo lavorare ancora di più e questo questo patto si pone proprio l'obiettivo di di spingere su questa direzione.
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