24 Settembre 2025
Gennaro Schettino, Presidente AGIC, in occasione dell’incontro “Mercato legale e gioco pubblico: il ruolo dell’industria”, ha dichiarato:
"Il tema su cui vogliamo riflettere, a pochi giorni dalla legge di stabilità è quello del mondo della illegalità. È difficile naturalmente fare stime, numeri. Una recente ricerca europea mostra, per quanto riguarda l'online, il valore dell'industria illegale pari a 80 miliardi di euro contro i 30-35 di quello legale; 80 milioni di cittadini europei si sono approcciati a piattaforme illegali, e si parla di 20 miliardi di mancate entrate erariali. Per quanto riguarda l'Italia abbiamo le stime, effettuate dall'Agenzia delle Dogane, che vengono effettuate dalla Guardia di Finanza. Mi rifaccio a due dati riportati dall'Agenzia in momenti ufficiali: uno durante un'audizione al Senato in cui indicava in 10-15 miliardi e uno più recente del Direttore Alesse che indicava in 20-25. Guardando i trend di crescita possiamo immaginare che questa cifra sia ulteriormente cresciuta nel corso del 2025.
A essere danneggiati dall'industria illegale sono i consumatori che non hanno protezione; poi naturalmente è colpito l'erario a cui mancano, secondo alcune nostre stime, circa 2 miliardi e mezzo all'anno. Un impatto negativo lo hanno anche le industrie per via della concorrenza sleale. Naturalmente va dato merito alla forte azione di contrasto che fanno sia l'Agenzia che la Guardia di Finanza, ottenendo risultati eccezionali dal punto di vista del contrasto alla illegalità; per noi però è una condizione necessaria ma non sufficiente. Riteniamo che la risposta migliore, e l'azione che loro mettono in campo, potrebbe essere più efficace se ci fosse il completamento del riordino del gioco terrestre. Se osserviamo le concessioni online recentemente assegnate in maniera definitiva, queste contengono elementi di maggior sicurezza e protezione al giocatore; per tale motivo la strada maestra per contrastare l'illegale è il riordino del gioco e la delega fiscale.
Auspichiamo che nella prossima legge di bilancio vengano trovati quegli strumenti che facciano concludere in Conferenza Stato-Regioni l'accordo definitivo, in modo da avere l'avvio del processo di gare. L'attuale legislazione mostra i segni della fatica, di una massiva presenza di leggi regionali che cercano di tutelare la salute pubblica, ma tramite strumenti che noi riteniamo anacronistici. È necessario modernizzare queste regole e l'impalcatura normativa: ci auguriamo che il riordino avvenga in tempi brevi".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia