24 Settembre 2025
Ivan Nissoli, Presidente di IID, in occasione della presentazione del rapporto “Noi doniamo” per la Giornata del Dono 2025 è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Giorno del Dono, qual è la sua importanza e cosa è emerso da questo ottavo rapporto "Noi doniamo"?
"Il Giorno del Dono è una legge dello Stato che l'ha introdotto, quest'anno festeggiamo dieci anni della legge 110 del 2015 e noi siamo l'unico Paese ad avere una giornata dedicata al dono. Questa promozione della cultura del dono caratterizza la storia del nostro Paese. Presentiamo in questi giorni l'ottavo rapporto "Noi doniamo" che ci dice che gli italiani stanno ritornando a una propensione al dono. In questi anni abbiamo avuto l'onda e l'esperienza del Covid che è stata drammatica e che anche rispetto al tema della donazione ha portato una diminuzione. Una propensione al dono che soprattutto viene dal mondo giovanile per quanto riguarda soprattutto il dono del tempo, del volontariato: c'è una crescita del numero dei volontari giovani e questo credo che ci apra una prospettiva di futuro sempre più significativo. D'altra parte abbiamo bisogno di aumentare una capacità, soprattutto dentro il mondo del terzo settore, di trasparenza e di rendicontazione che dà garanzia e fiducia. Chiaramente quanto più noi siamo in grado di creare questa fiducia, tanto più la gente sarà propensa a donare."
In questo clima geopolitico segnato da guerre e crisi politiche, quanto è importante donare e quanto è importante, come diceva ora, la sicurezza di cosa si dona e di dove si dona?
"Sicuramente questo è un elemento fondamentale, perché poi il dono nasce da un rapporto di fiducia. Allora noi dobbiamo coltivare la fiducia e le relazioni tra le persone. Chiaramente il dono diventa quell'elemento che permette in una logica di relazione a crescere sempre di più. Il nostro rapporto si chiama "Noi doniamo", usiamo il plurale perché diventa elemento che costruisce una comunità. Questo è il nostro compito e quello per cui lavoriamo. Credo che sia il compito anche della legge creare una comunità in cui la dimensione del dono sia elemento caratterizzante. Il fatto che celebriamo il Giorno del Dono nel giorno di San Francesco che è il patrono d'Italia dice qual è la nostra cultura, in cui la propensione del farsi povero e del farsi dono per gli altri diventa elemento caratterizzante. Dovrebbe diventare anche elemento tra i Paesi questa cultura del dono e non tanto una cultura del più forte che invece poi non è capace di creare relazioni."
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