12 Giugno 2025
Davide Albertini Petroni, Presidente di Confindustria Assoimmobiliare, in occasione dell'evento “Piano Casa Italia - Le proposte di Confindustria Assoimmobiliare”, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Quali criticità del patrimonio residenziale intende affrontare il piano Casa di Assoimmobiliare?
"Noi abbiamo fatto un'analisi in virtù di una serie di aspetti che vanno dalla mobilità lavorativa al fatto che si sta polarizzando l'attenzione di tutte le famiglie verso le città perché sono luoghi di opportunità dove ci sono i servizi e dove ci sono le scuole. Dobbiamo realizzare circa 635mila nuove unità abitative segmentando la domanda perché ovviamente abbiamo case per studenti abbiamo case per anziani abbiamo case per famiglie abbiamo bisogno di case in locazione. Quello che emerge forte dall'analisi che abbiamo fatto è che la domanda di case in locazione, proprio in virtù di questa mobilità lavorativa e di flessibilità d'uso della casa, è estremamente sentita. 635.000 unità abitative significa un investimento di circa 170 miliardi. Noi rappresentiamo una serie di associati che hanno la capacità di raccogliere capitale in giro per l'Europa il mondo e di portarlo in Italia. Abbiamo bisogno però di una modifica, anzi noi avevamo fatto otto proposte, di cui cinque di carattere fiscale di mercato dei capitali e tre di carattere urbanistico, al fine di agevolare e rendere coerente la struttura normativo fiscale italiana al mercato europeo in quanto noi abbiamo ancora un mercato tradizionalmente basato sul la vendita o la locazione fra privati cioè fra famiglie. Abbiamo visto dai dati che su 120 miliardi di volume residenziale di transato soltanto il 5-6% appartiene agli investitori istituzionali contro il 25-30% del resto d'Europa. Questo è un gap che dobbiamo colmare perché noi abbiamo la capacità di raccogliere capitale sui mercati e di portarli a investire in Italia. Abbiamo bisogno solo di stimoli fiscali e di rendere appunto la normativa adeguata e coerente al resto d'Europa."
E qual è la vostra visione sull'edilizia sociale? Come si possono coniugare sostenibilità economica e accessibilità?
Questa è la grande sfida che dobbiamo ovviamente intraprendere, affrontare e risolvere. È un tema che è per tutta Europa non è soltanto italiano. Le case a prezzi accessibili hanno un risvolto importante e sociale perché ovviamente portano alla coesione e all'inclusione sociale delle nostre famiglie. È un mix di attività perché ovviamente ci vogliono da un lato agevolazioni o meglio rapidità di approvazione degli iter amministrativi perché il tempo è denaro. Ci vogliono ovviamente dei finanziamenti magari garanzie statali sui finanziamenti per ridurre il costo del finanziamento. Si deve intervenire sul metodo di costruzione per agevolare o meglio o anche ridurre i tempi di costruzione perché così mettiamo sul mercato le case prima; bisogna intervenire sull'intera filiera per poter realizzare un ingente quantità di case a prezzi accessibili. Abbiamo fatto una serie di proposte, ovviamente, che hanno un impatto economico, ne siamo assolutamente consapevoli. Sappiamo anche che ci sono dei vincoli di bilancio però se non si interviene in maniera sistemica e strutturata è difficile affrontare una sfida così importante.
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