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Catania (Milano Serravalle - Milano Tangenziali): "Grazie alla guida intermodale autonoma possiamo alleggerire il traffico urbano"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Elio Cosimo Catania, Presidente di Milano Serravalle - Milano Tangenziali: "Oggi mostriamo un fatto concreto: da Cantalupo a Famagosta con un’auto a guida autonoma, integrando traffico urbano e autostradale per una mobilità sostenibile"

08 Maggio 2025

Elio Cosimo Catania, Presidente di Milano Serravalle - Milano Tangenziali, in occasione la presentazione del progetto "Serravalle Future Drive", per presentare e vedere il primo test a livello italiano di auto a guida autonoma che percorrerà un tragitto intermodale, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Qual è il valore di questa iniziativa per un'azienda come Milano Serravalle - Milano tangenziali?

"Noi come Serravalle fornitori di un'infrastruttura delle autostrade e delle tangenziali, ma nello stesso tempo noi ci dobbiamo anche preoccupare dei servizi all'utente, la cosiddetta mobilità sostenibile, che è uno dei temi di cui si parla da molti anni. Grazie all'innovazione tecnologica e all'innovazione nel campo della sensoristica, dell'intelligenza artificiale, della disponibilità dei dati, si può abilitare la messa a disposizione di servizi condivisi in modo tale da ridurre il carico di macchine private a vantaggio di una mobilità collettiva, che è l'unica maniera per risolvere la qualità della vita in città come Milano, in regioni come la Lombardia e potenzialmente ridisegnare il concetto di mobilità in un Paese come l'Italia così come negli Stati Uniti stanno cominciando a fare. È una sperimentazione, ma è un fatto concreto: oggi noi abbiamo mostrato come, arrivando dal sud di Milano con la propria automobile e parcheggiandola a Cantalupo, attraverso un'auto a guida autonoma, si possa arrivare direttamente alla stazione della metropolitana di Famagosta. È un esempio concreto di alleggerimento del traffico urbano, integrazione del modale, quindi traffico autostradale e0 traffico urbano. Ma soprattutto ci muoviamo nella direzione di cambiare la cultura del cittadino nell'utilizzo del mezzo privato come fattore indispensabile per la mobilità. Non è più così e non ce lo possiamo più permettere."

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