27 Settembre 2023
Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in occasione dell'Italian Energy Summit 2023, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Oggi all'Italian Energy Summit 2023 abbiamo parlato di energia idrica e della opportunità che ha l'Italia di installare 12,5 TWh sia attraverso l'ammodernamento delle centrali esistenti che mediante la creazione di nuovi impianti e la costruzione di stoccaggio aggiuntivo, quindi energia preziosa perché si può stoccare in parte e ovviamente energia rinnovabile. Poi abbiamo parlato della crisi gas e del prezzo del gas e poi abbiamo parlato delle materie critiche e come IREN sta sviluppando gli impianti per il recupero delle materie critiche che sono strategiche per l'approvvigionamento dell'industria del nostro Paese.
Mix energetico italiano: come sarà tra 10 anni?
"Sarà più rinnovabile e sarà più resiliente. Sarà più rinnovabile perché svilupperemo solare, eolico, idrico e biogas e poi sarà più resiliente perché installeremo anche dello stoccaggio e probabilmente anche dei nuovi impianti di rigassificazione.
Ma possiamo davvero dal punto di vista energetico fare a meno della Russia?
"Sì, lo stiamo già facendo, i 30 miliardi di metri cubi che importavamo dalla Russia oggi li importiamo sostanzialmente dall'Algeria e dall'Azerbaigian, e un po' più di rinnovabili. Quindi sì, lo stiamo facendo, credo che in questo anno abbiamo dimostrato di essere stati capaci di sostituire questa energia con altra energia e quindi dobbiamo andare in questa direzione aumentando ovviamente la nostra resilienza, che significa aumentare le rinnovabili e anche la capacità di rigassificazione.
Ma a che costi si può fare a meno della Russia?
"Ovviamente tutto ha un costo, questa cosa ci è costata, però la libertà, l'indipendenza non ha prezzo e quindi è stato un atto dovuto, necessario, difficile, però l'Italia ha dimostrato in questo anno e mezzo di essere capace di reagire. Siamo stati molto bravi, abbiamo avuto anche i complimenti da paesi come gli Stati Uniti, sulla capacità di sostituire gas russo con altro gas e con energie rinnovabili, quindi ogni tanto dobbiamo dirci anche che siamo stati bravi, siamo stati bravi a livello istituzionale e a livello degli operatori come il gruppo IREN.
Quest'inverno c'è il rischio di un fuori stock energetico?
"Non credo, abbiamo i bacini pieni di gas, abbiamo il gas che viene da Algeria, dal Transmed e dall'Azerbaigian con il TAP, quindi ritengo che questo problema sia molto ridotto. Ovviamente la dipendenza da paesi come l'Algeria e l'Azerbaigian deve essere in parte coperta anche con l'importazione di gas liquefatto. La verità è che l'indipendenza energetica si crea attraverso un mix di fonti e quindi una diversificazione."
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