18 Marzo 2023
Donato Iacovone, Presidente WeBuild, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia
"Il sud dell’Europa, i Balcani, inclusi quelli che si affacciano sull’Adriatico, la Turchia e il Nord Africa, dal Marocco fino all’Egitto e poi Siria e Israele. Questi Paesi insieme valgono oggi il 10% del PIL mondiale, che è un numero importante da quantificare, altrimenti sembra che parliamo di poca rilevanza in termini numerici di PIL, di persone che vi abitano (sono circa il 6,8% di popolazione mondiale) e il 5,6% di tutta quella che è la forza lavoro mondiale. Tutto ciò, per dare una inquadratura generale, i tassi di crescita sono completamente diversi, in termini di PIL: si va da quasi 20% della Turchia e dei Balcani messi insieme, fino al 2,2 dei paesi del Sud Europa, passando per il 13% del Nord Africa. Così come è diversa la crescita di consumi e così come è diversa la demografia dei paesi: il sud dell’Europa ha demografia molto bassa, o addirittura, come nel caso dell’Italia, decrescente, mentre altri paesi hanno una crescita maggiore.
Questi dati fanno capire che ci sono squilibri e diversità, e questo in realtà porta delle opportunità: se un Paese ha una tecnologia e un Paese ha le persone, dunque le possibili competenze, questa è un’opportunità. Se dei paesi hanno energia e altri hanno bisogno di energia, questa è un’altra possibilità.
Da questi squilibri nascono le opportunità di costruire un piano tra Unione Europea, Nord Africa e tutti i paesi del Mediterraneo e per costruire delle possibilità di crescita reciproca".
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