22 Dicembre 2025
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, è stato immortalato in un video nel cimitero di Haifa, davanti alla tomba del combattente palestinese Izzedin al-Qassam. Il politico, accompagnato da un gruppo di agenti, ha minacciato lo smantellamento del sito di ricordo, simbolo della lotta palestinese, dicendo che è necessario che Israele "cancelli completamente i subumani".
Nuova provocazione del ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, che ha preso di mira uno dei simboli storici della resistenza palestinese. Accompagnato da forze di polizia e da una massiccia scorta personale, l’esponente dell’estrema destra ha effettuato un raid presso la tomba di Izzeddin al-Qassam, figura centrale della lotta anticoloniale palestinese, ucciso nel 1935 durante uno scontro armato con le autorità britanniche nel Mandato di Palestina.
La sepoltura di al-Qassam si trova nell’area di Nesher, nei pressi di Haifa, sotto controllo israeliano. Ben-Gvir ha diffuso sui social un video dell’operazione in cui si vedono agenti smantellare una tenda per la preghiera, rimuovere telecamere di sorveglianza e un cartello informativo presenti sul sito. Nel filmato il ministro ribadisce la volontà di “cancellare” completamente la tomba, definendo al-Qassam un uomo che avrebbe “molto sangue israeliano sulle mani”.
Le immagini mostrano Ben-Gvir circondato da almeno cinque uomini della sicurezza con il volto coperto, che formano un cordone protettivo attorno a lui. Una presenza che ha attirato l’attenzione, considerando che sul posto erano presenti solo funzionari locali e non si segnalavano disordini. Secondo osservatori e attivisti palestinesi, la scena evidenzia il carattere dimostrativo dell’azione, più che una reale esigenza di sicurezza.
Izzeddin al-Qassam è una figura storica di grande rilievo per i palestinesi: predicatore e combattente, guidò la resistenza armata contro il dominio britannico e le milizie sioniste negli anni Trenta. Il suo nome è stato poi adottato dalle Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, rendendo la sua memoria particolarmente sensibile.
L’episodio si inserisce in una più ampia campagna politica e simbolica portata avanti dal governo israeliano e, in particolare, dall’estrema destra, contro luoghi e riferimenti della memoria storica palestinese. Una strategia che rischia di alimentare ulteriormente tensioni già altissime, soprattutto nelle aree a forte presenza araba all’interno di Israele.
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