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Bruxelles, protesta degli agricoltori: "No a Mercosur", trattori verso quartiere europeo, scontri con polizia e letame su edifici Ue - VIDEO

Trattori e scontri a Bruxelles: agricoltori europei contro l’accordo Ue-Mercosur e i tagli alla Pac, nel giorno del Consiglio europeo decisivo sul futuro dell’agricoltura

18 Dicembre 2025

Gli agricoltori dei Paesi membri dell'Unione Europea si sono ritrovati oggi a Bruxelles per protestare contro l'accordo tra l'Ue e il Mercosur. Migliaia di trattori, guidati dai manifestanti stessi, sono sfilati per le strade della città, fino ad assediare il quartiere europeo, mentre petardi e letame sono stati lanciati sugli edifici simbolo delle istituzioni. Sono stati riportanti anche scontri tra partecipanti e polizia.

Bruxelles, protesta degli agricoltori: "No a Mercosur", trattori verso quartiere europeo, scontri con polizia e letame su edifici Ue

Bruxelles si è svegliata sotto assedio. Migliaia di agricoltori e allevatori provenienti da tutta Europa, con oltre mille trattori, hanno invaso oggi le strade della capitale belga per protestare contro l’accordo commerciale tra Unione Europea e Mercosur e contro i possibili tagli alla Politica agricola comune (Pac) nel prossimo bilancio pluriennale 2028-2034. La mobilitazione, annunciata da giorni, è coincisa non a caso con l’ultimo Consiglio europeo del 2025, in cui i leader dei Ventisette discutono anche dell’intesa con il blocco sudamericano.

La manifestazione è partita nelle prime ore del mattino nei pressi della Gare du Nord, per poi dirigersi verso il quartiere europeo. In centro città si sono registrati momenti di forte tensione: lancio di fumogeni, utilizzo di idranti da parte della polizia e blocchi stradali. Alcuni manifestanti hanno rovesciato letame davanti agli edifici delle istituzioni europee, mentre i clacson dei trattori hanno risuonato per ore tra le strade blindate di Bruxelles.

Gli agricoltori contestano un accordo che, a loro giudizio, favorirebbe l’importazione di prodotti agricoli sudamericani a basso costo, ottenuti con standard ambientali e sanitari meno stringenti rispetto a quelli europei. Una concorrenza ritenuta “sleale”, che rischierebbe di mettere in ginocchio soprattutto le aziende di Francia, Germania e Italia. A questo si aggiunge la preoccupazione per una riforma della Pac che, secondo i manifestanti, potrebbe ridurre i sostegni al settore primario proprio in una fase di forte aumento dei costi di produzione.

Alla protesta hanno partecipato anche delegazioni italiane con le bandiere di Coldiretti e Confagricoltura. Nel pomeriggio, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno incontrato i rappresentanti degli agricoltori, assicurando che “l’Europa sarà sempre al loro fianco”. Parole che, per ora, non sembrano bastare a placare la rabbia dei campi.

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