02 Dicembre 2025
Una tempesta tropicale di rara intensità ha messo in ginocchio Indonesia, Thailandia, Malesia e Sri Lanka, scatenando un’ondata di piogge torrenziali, alluvioni e frane che hanno provocato oltre 1.300 morti e più di 800 dispersi. È il bilancio più grave registrato in quest’area dalla tragedia del 2018, quando un terremoto e il successivo tsunami causarono la morte di 2.000 persone in Indonesia.
Secondo i primi dati, il numero degli sfollati nell’intero Sud-est asiatico ha raggiunto quota tre milioni, con intere comunità costrette a lasciare le proprie case a causa di alluvioni, frane e crolli.
La situazione più drammatica si registra sull’isola di Sumatra, dove sono state confermate 631 vittime, mentre 472 persone risultano ancora disperse. Le squadre di soccorso, supportate da agenzie governative e volontari, continuano a operare tra fango e macerie nel tentativo di raggiungere i villaggi rimasti isolati.
Il ciclone tropicale Senyar ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione nelle comunità nordoccidentali dell’arcipelago, generando piene improvvise, smottamenti e distruzione diffusa.
Le immagini che arrivano da Indonesia, Thailandia, Sri Lanka e Malesia raccontano una tragedia diffusa: interi quartieri sommersi, strade trasformate in torrenti, case trascinate via dalla forza dell’acqua, fiumi esondati e colline collassate sotto il peso del fango.
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